Era una stagione che lo cercava questo gol, Alessandro Lucarelli. E lo ha trovato proprio nella prima di ritorno, nel giorno in cui il Parma, dopo aver stradominato il girone d’andata, ha voluto dimostrare e ricordare a tutti che ha ancora fame, e tanta. Che muore dalla voglia di vincere, stravincere, dominare, che ha una fame agonistica da cannibale della serie D, mai saziata ne saziabile.
Il gol lo ha trovato sotto la curva, la “sua” curva, la Nord. Per poi esultare coi suoi tifosi, in un virtuale tuffo sulla gradinata, tra di loro.
Perché lui è uno di loro, una sorta di eroe moderno sceso al Tardini per vendicare il Parma di ieri ricostruendo quello di domani.
Poteva fare tante cose, Lucarelli. Poteva andarsene, a giugno, dopo una stagione più da sindacalista che da giocatore, da avvocato, si, difensore dei compagni, anziché da roccioso in campo. Poteva andarsene, dopo essere stato allenatore presidente portavoce e pure simbolo ai tavoli del ridicolo con Tavecchio, Brunelli, Tommasi.
Poteva trovarsi un’altra serie A, o una B. O sedersi a una scrivania in D. Ma lui che prometteva “dove volete che vada”, la parola l’ha mantenuta.
Si è rimesso in gioco dopo una carriera tra i pro, scendendo in D, contro ragazzini che hanno quasi metà dei suoi anni, perché ha sposato una città, una maglia, un’idea.
E ora, l’eroe moderno, dopo un girone, ha trovato il gol. Poco prima della mezzora di una partita senza storia, dominata dall’inizio alla fine, lui ha trovato la rete che cercava. E’ riasceso all’Olimpo.
Per poi ammettere “non vedevo l’ora di segnare in questo campionato. Per fortuna il mio primo gol di questa stagione, che ha un significato particolare, l’ho fatto sotto la Curva giusta. Lo aspettavo e lo attendevano, insieme a me, tutti i tifosi. Li sentivo dagli spalti, nelle precedenti partite, quando mi avvicinavo all’area avversaria. Avvertivo la loro attesa per questa rete. L’anno nuovo è partito bene anche come squadra. E’ stato importante…”.
Eroe moderno tra i suoi fan, uomo tra gli uomini, simbolo di una risalita che sta diventando reale di giorno in giorno.
Perché dopo il gol di Lucarelli, la partita, già quasi ad una sola porta, è diventata in discesa. E gli altri gol, l’ennesimo di Baraye sempre più bomber e di Melandri, che sta ritrovando la condizione migliore, sono stati solo cornice a una gara mai in discussione.
A una stagione che sta diventando sinfonia, con Ale capitan Lucarelli direttore d’orchestra.
Anche se Gigi Apolloni predica calma, ed ha ragione, perché questo Parma può solo farsi male da solo:
“L’approccio è stato quello giusto in alcuni momenti. Sono soddisfatto del risultato, sono contento per come abbiamo giocato, ma in alcuni frangenti ci siamo troppo allungati. Non possiamo dare l’opportunità agli avversari di prendere coraggio. Dobbiamo essere consapevoli degli aspetti che facciamo bene e lavorare ancora su quelli che eseguiamo meno bene. E’ un percorso che dobbiamo fare come squadra e come singoli, quotidiano sul lavoro. Per esempio, non è possibile che sbagliamo falli laterali e prendiamo controfalli. Non è la prima volta che accade. Non esiste nel calcio. Non possiamo permetterci di regalare il pallone in questo modo. Dobbiamo lavorare anche su questi particolari. La prestazione, però, c’è stata, inutile negarlo. Non guardiamo al vantaggio che abbiamo su seconda e terza in classifica. Guardiamo in casa nostra. Guardo il Parma, che i problemi al massimo se li può creare da solo” – commenta a fine gara.
E nessun giorno di riposo, subito in campo, testa alla Villafranca, prossimo episodio della marcia, sempre più vicina all’Aida.
E l’anno prossimo già lo so….
(Francesca Devincenzi)
IL TABELLINO
Parma Calcio 1913 – Union ArzignanoChiampo 3-0
Marcatori: 28′ Lucarelli, 60′ Baraye, 69′ Melandri
PARMA CALCIO 1913: Zommers, Messina 65’Mulas), Saporetti, Corapi, Cacioli (V.Cap.), Lucarelli (Cap.), Melandri, Giorgino, Baraye (77′ Lauria), Miglietta, Sereni (46′ Ricci).
All.: Apolloni
A disposizione: Fall, Adorni, Agrifogli, Rodriguez, Simonetti, Musetti.
UNION ARZIGNANOCHIAMPO: Dall’Amico, Vignaga (54′ Carlotto), Vanzo (Cap.), Casagrande (68′ Marchetti), Bragagnolo, Bertoldi, Chiarello, Pozza, Trinchieri (V.Cap.), Fracaro (84′ Simonato), Romio.
All.: Beggio
A disposizione: Scolaro, Bolcato, Simonato, Teatin, Corà, Danetti, Biasiolo.
Arbitro: Sig. Marco Guarnieri di Empoli. Assistenti: Sigg. Daisuke Emanuele Yoshikawa e Fabrizio Civitenga di Roma.
Note – Calci d’angolo: 8 – 6. Ammonito Cacioli (49′). Recupero: 1′ pt, 3′ st. Spettatori: 10.458 (10.089 abbonati, 369 paganti) per un incasso complessivo di 37.001,32 Euro.