A Parma si torna a credere nella ripresa economica. Dopo il calo registrato a inizio anno, infatti, il saldo delle iscrizioni/cessazioni delle imprese provinciali iscritte al Registro imprese della Camera di commercio di Parma è di nuovo positivo. Nel terzo trimestre 2015 sono nate 502 imprese e ne sono cessate 373: il saldo positivo di 129 unità ha determinato un tasso di crescita imprenditoriale pari al +0,3 per cento, in linea con quelli nazionale e regionale.
Le iscrizioni di questo terzo trimestre, confrontate con quelle degli stessi periodi degli ultimi undici anni, tuttavia, rappresentano il valore più basso. Il saldo positivo è frutto sia della scarsità di iscrizioni che del ridotto numero delle cessazioni. Al 30 settembre le imprese registrate in Camera di Commercio sono 46.325, di cui 41.497 attive. Rispetto al 30 giugno scorso sono 131 in più.
Tra i settori di attività numericamente più rilevanti della provincia di Parma, a crescere di più sono state le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+26 unità), il commercio all’ingrosso e al dettaglio (+18 unità), le attività manifatturiere (+ 17 unità) e immobiliari (+14 unità).
Per quanto riguarda le forme giuridiche, tra l’inizio di luglio e la fine di settembre si sono iscritte al Registro imprese 176 società di capitale, 35 società di persone, 280 imprese individuali, 11 imprese costituite in “altre forme”. Sono invece cessate 53 società di capitale, 41 società di persone, 273 imprese individuali e 6 imprese costituite in “altre forme”. Le ditte individuali sono rimaste stabili (solo 7 in più) e con 23.883 unità rappresentano il 51,6 per cento del totale delle imprese provinciali. Le società di persone, in lieve flessione con un saldo negativo di 7 unità, pesano sullo stock complessivo per il 18,9 per cento, con 8.772 imprese iscritte.
Le società di capitale, il cui peso sullo stock complessivo sale al 26,6 per cento con 12.315 imprese iscritte, hanno registrato un tasso di crescita dell’1,0 per cento (generato da un saldo positivo di 126 unità) con un trend di crescita superiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno. Infine anche per le “altre forme”, il cui peso sullo stock complessivo è pari al 2,9 per cento, con 1.355 imprese iscritte, l’andamento è stato positivo (+5 imprese pari al +0,4 per cento).