Un brindisi collettivo con migliaia di calici levati in alto ha salutato l’ingresso ufficiale di Parma nel ristretto club UNESCO come “Città Creativa della Gastronomia”.
Così la città ha concluso le due giornate di festa che hanno celebrato la ricorrenza.
E a brindare insieme ai cittadini c’erano le autorità e gli artefici di questa candidatura che ha puntato dritto all’obiettivo: sul palco allestito in piazza Garibaldi con il fondale “Benvenuta UNESCO!”, di fronte all’enorme tavolata per spuntino e brindisi offerti ai cittadini, insieme al sindaco Federico Pizzarotti e all’assessore Cristiano Casa, sono saliti il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore all’agricoltura Simona Caselli, il rettore dell’Università Loris Borghi, l’amministratore di Parma Alimentare Cesare Azzali, il presidente dell’associazione Chef to Chef Massimo Spigaroli, l’onorevole Giuseppe Romanini, il vicepresidente di ANCI Emilia Romagna Fabio Fecci e il sindaco di Bomporto Alberto Borghi, che ha portato il saluto dei sindaci emiliani, e tanti primi cittadini dei comuni della Provincia.
Il saluto degli amministratori, che hanno espresso unanime compiacimento per il risultato raggiunto, “frutto del lavoro di squadra di tutto il territorio di Parma e dell’intera Regione”, ed hanno sottolineato “il ruolo primario del settore agroalimentare e della gastronomia per l’economia emiliana e per l’indotto turistico, che trarranno sicuri benefici da questo riconoscimento”, è stato intervallato dalla musica e dalla voce di Barbara Barbieri.
A conclusione degli interventi dal palco, il sindaco ha dato il via al brindisi collettivo e alla festa che ne è seguita con il lancio di centinaia di palloncini verso il cielo.Parma ha così salutato adeguatamente questa opportunità, che si presenta in vista di un 2016 che sarà tutto da vivere, nonostante la contestazione inscenata da un ristretto gruppo di attivisti che contestavano sfratti e sgomberi di alloggi occupati: “Il problema purtroppo esiste – ha affermato il sindaco dal palco – e gli ideali di giustizia sono apprezzabili, anche se il modo scelto per affermarli non può essere condiviso”.