Questa mattina (mercoledì) con un improvviso blitz polizia carabinieri e tecnici di Iren hanno distaccato la luce ai civici 6 e 22 di Via Bosazza. I due palazzi, abbandonati al degrado dai mega-proprietari immobiliari Tegoni, erano tornati a vivere con l’occupazione del 15 ottobre 2014 da parte di 13 famiglie bisognose.
Dopo il distacco del gas della scorsa estate, i proprietari sono tornati all’attacco con il servile supporto di Procura e questura che hanno oggi provveduto a lasciare senza riscaldamento e luce le 13 famiglie. Tra questi tanti bambini (il più piccolo non ha nemmeno un anno) e anziani, tra i quali una signora che ha dovuto farsi ricoverare per non aver retto lo stress.
Operazione vergognosa che la dice lunga sul senso di umanità dei proprietari e sulla irresponsabilità istituzionale della questura e della procura: lasciare senza luce e senza riscaldamento in pieno inverno tante famiglie con soggetti deboli è pura follia, vuol dire mettere a rischio salute e vita di tante persone, tanto più che le istituzioni sanno benissimo che per gli occupanti non esiste alternativa abitativa al di fuori dell’alloggio occupato. Un atto di puro servilismo al servizio di una delle famiglie più ricche e potenti di Parma, i Tegoni che posseggono almeno un centinaio di appartamenti senza contare negozi, uffici e garage. I Tegoni hanno una rendita garantita per decine e decine di migliaia di euro al mese, con il vantaggio non indifferente di avere residenza nel paradiso fiscale di Montecarlo per pagare meno tasse. L’attacco di oggi, il volere stringere l’assedio contro la fascia più povera della popolazione, corrisponde all’arrogante affermazione del prevalere del diritto di proprietà contro il diritto alla vita, che ben rispecchia l’ideologia dominante e i valori della Costituzione materiale che si è venuta a determinare sulla base dei rapporti di forza nel nostro paese. Difesa della proprietà che si spinge oltre ogni ragionevolezza nel senso che i Tegoni hanno lasciato vuoti gli alloggi in questione per 10 anni, non sappiamo se per incapacità gestionale o se per intenti speculativi. Tra l’altro si è riscontrato che tanti altri sono gli alloggi degli stessi proprietari lasciati vuoti nella stessa via e in altri palazzi.
Dopo tutti i precedenti interventi di sgombero (Via casa Bianca, Ex Lux, Scuola di Marore, Sovescio, Via Cagliari, Via Bengasi ecc) gli immobili sono sempre stati lasciati miseramente a marcire su sé stessi, a riprova del fatto che i proprietari non avevano il benché minimo bisogno degli alloggi stessi e hanno richiesto ed ottenuto l’intervento della polizia solo ed esclusivamente per negare valore d’uso agli abitanti.
E gli ex occupanti protestano davanti alla Prefettura: foto
Gli abitanti delle case occupate non cederanno facilmente spazio alle ambizioni speculative dei Tegoni: nel quartiere si sono fatti conoscere per persone corrette e disponibili al confronto, alla solidarietà e per la disponibilità a creare socialità e relazioni. Persone che pongono al centro della loro esistenza il concetto di dignità e che non si arrendono dinnanzi ad atti infami come quello di oggi, raccogliendo la solidarietà attiva di tante persone nel quartiere e nell’intero oltre torrente. Per i Tegoni sarà molto dura.
Auguriamo loro un cattivo natale nel mentre si godono il sole della costa azzurra.
Abitanti di Borgo Bosazza occupata – Rete Diritti in Casa Parma – Oltretorrente Libero e Solidale