E’ stata fermata giovedì mattina, nella nebbia che avvolgeva la città, appena scesa da un treno con addosso un chilo e cento di marijuana, ben imballato e occultato nella borsetta.
I carabinieri del nucleo antidroga l’hanno scoperta, oltre che “carica”, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, forse incinta: a nulla sono valsi i tentativi della donna, una giovane nigeriana, di convincerli di dover raggiungere un fantomatico fidanzato. E’ stata arrestata in flagranza di reato: detenzione ai fini di spaccio.
Venerdì mattina il processo per direttissima, davanti al pm Laila Papotti e al giudice Gabriele Nigro: la donna è stata condannata con rito abbreviato a due anni e quattro mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 4mila euro. Nonostante il presunto stato di gravidanza, considerata la “non dimora” e il quantitativo in possesso della donna, ne è stato predisposto il trasferimento in carcere.