Dalla Regione Emilia-Romagna arriva la disponibilità a contribuire all’allestimento, nel Tribunale di Reggio Emilia, di un’aula bunker nel caso in cui la città emiliana ospiti il dibattimento del processo ‘Aemilià contro la ‘Ndrangheta.
“Abbiamo ricevuto oggi dal presidente Francesco Caruso una proposta di preventivo di 330-350mila euro per l’allestimento di un’apposita tensostruttura nel cortile del Tribunale – fa sapere il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Andrea Rossi – Come Regione siamo disponibili a farci carico di questa cifra, così come ci è stata presentata in dettaglio dal presidente Caruso, ritenendo il preventivo completo ed esaustivo. Siamo disponibili con quel senso di responsabilità e con quelle motivazioni che ci hanno portato a sostenenere lo svolgimento dell’udienza preliminare a Bologna”.
Rossi chiarisce però che «rimane evidente che non spetta alle istituzioni locali fare valutazioni in merito alla reale fattibilità del processo a Reggio Emilia in quelle condizioni e, di conseguenza, anche relativamente alla ricaduta in termini di sicurezza sull’area preposta: ciò compete al Ministero, di cui attendiamo la decisione finale».
IL 3 DICEMBRE RIUNIONE SU ASPETTI ORGANIZZATIVI – “L’esame degli aspetti organizzativi collegati allo svolgimento del dibattimento del cosiddetto processo “Aemilia” sarà al centro della riunione appositamente convocata dal capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia, Giovanni Melillo, per il prossimo giovedì 3 dicembre alle ore 15 in Via Arenula” – si legge in una nota del ministero della giustizia.
All’incontro, al quale parteciperanno i capi degli uffici ministeriali, sono stati invitati il governatore della Regione Emilia-Romagna, il prefetto e il sindaco di Reggio Emilia, il presidente e il procuratore generale presso la corte di appello di Bologna, il presidente del tribunale di Reggio Emilia e il presidente del locale Consiglio dell’ordine degli avvocati”. E’ quanto si legge in una nota del ministero della Giustizia.