Sidel ha incontrato martedì i dipendenti, presso la sede di Parma in via La Spezia.
Il numero dei lavoratori in esubero è stato ridotto. Si è dunque fatto il punto sul processo di riorganizzazione annunciato lo scorso 4 settembre e sui cambiamenti organizzativi e sono stati presentati i primi elementi del piano strategico del gruppo, relativo alle linee complete. E’ stato fornito un aggiornamento sulle iniziative strategiche attualmente in corso.
Nel corso degli ultimi mesi, grazie anche alla fattiva collaborazione prestata dall’Unione Parmense degli Industriali, l’azienda ha avviato un dialogo intenso e costruttivo con la rsu e con le rappresentanze sindacali provinciali relativo al piano di riorganizzazione proposto. Tale stretta collaborazione si pone come obiettivo quello di ridurre quanto più possibile l’impatto sociale del piano proposto e di favorire nel contempo le ricollocazioni all’interno dell’azienda e del gruppo. E proprio grazie a questa rispetto ai 100 esuberi annunciati il 4 settembre, ridotti a 86 già al 10 di ottobre, il numero ad oggi si è ulteriormente ridotto.
“In questa fase Sidel continua a rivolgere il proprio impegno alla ricollocazione del maggior numero possibile di dipendenti coinvolti nella procedura e nell’incentivazione delle uscite volontarie. In questo contesto”, ha spiegato Riccardo Rosselli, site manager Sidel Parma, “lo scorso 17 novembre abbiamo raggiunto un primo importante accordo con la rsu per la costituzione di una Commissione paritetica, già pienamente operativa, composta da sei soggetti in rappresentanza delle parti, al fine di monitorare e valutare l’andamento delle ricollocazioni e delle uscite”.
Attraverso il piano di riorganizazione Sidel mira anche a creare numerosi nuovi ruoli. Le nuove posizioni ancora aperte sono attualmente circa 60 e l’azienda ritiene che un certo numero delle stesse potrà essere coperto attraverso il processo di ricollocazione interno.
“Sono convinto” ha concluso Riccardo Rosseli, “che grazie al clima costruttivo e di fiducia che si è creato tra azienda e rappresentanti dei lavoratori saremo in grado di mitigare significativamente l’impatto sociale del piano di riorganizzazione, concludere le fase consultive della procedura entro fine anno e rafforzare ulteriormente il ruolo del sito produttivo di Parma quale centro di eccellenza mondiale del gruppo per le linee complete di riempimento in Pet”.