Ieri pomeriggio è arrivato l’annuncio del preallarme meteo, con il rischio di alluvioni a livello 2, diramato dalla protezione civile regionale, che prevedeva per le prossime 36 ore, a partire dalle 6 di questa mattina, intense precipitazioni sull’Appennino e conseguenti rischi di esondazione a valle dei fiumi e torrenti del bacino di Parma.
Immediatamente, già nel pomeriggio, si è riunito il coordinamento della protezione Civile, con tutti gli enti a vario titolo interessati, ed è stato deciso di mettere in pratica le azioni previste dalla normativa regionale e dai regolamenti in materia in caso di preallarme, che questa volta è arrivato con congruo anticipo.
Nella serata di ieri tutti gli enti interessati hanno attivato reperibilità del personale coinvolto, pronti ad intervenire immediatamente nel caso in cui l’allarme diventasse concreto.
L’area a maggiore rischio è stata individuata nella stessa colpita dall’esondazione del 13 ottobre scorso, che per ragioni morfologiche è la più fragile all’interno del territorio urbano. Per quella zona, in particolare (la ex zona rossa compresa fra vai Po,vai Navetta e via Montanara e trasversali, nonché via Baganza, via Taro e altre strade nei pressi del ponte dei Carrettieri, sono state approntate le azioni necessarie per eventuali chiusure al traffico (estese anche ai ponti cittadini) ed è stato distribuito un foglio informativo in tarda serata con le raccomandazioni utili ai cittadini: fino alla fine del periodo di allerta (mercoledì) non stazionare nelle aree basse e sotterranee (cantine e garage), portare preventivamente l’auto al sicuro all’esterno in parcheggi idonei e, in caos di esondazione, abbandonare i piani inferiori degli edifici. Tutto questo è stato messo in atto nella notte dopo la riunione operativa con il sindaco e il delegato del prefetto presso la sede della protezione civile in via del Taglio, che resta il punto di riferimento tecnico e operativo per ogni intervento.
Questa mattina c’è stato un nuovo incontro istituzionale in prefettura, coordinato dal prefetto vicario Formiglio, per valutare l’evolversi della situazione.
Le notizie arrivate in quella sede sono state al momento tranquillizzanti, in quanto non erano in atto forti precipitazioni sulle montagne nel versante di Parma. Tuttavia le previsioni meteo non indicavano affatto una situazione di stabilità, quindi permangono tutte le ragioni per non abbassare la guardia.
La macchina degli interventi di emergenza si metterà in moto nel caso che i pluviometri (controllati a vista) a monte superino in almeno due casi la soglia prevista di circa 50 millimetri di pioggia.
In ogni caso restano validi tutti i consigli diramati ai cittadini, indipendentemente dall’apparente situazione di tranquillità che si vive a Parma in queste ore.
Il coordinamento (CCS) si riunirà di nuovo in Prefettura alle ore 17 per valutare l’evoluzione della situazione e assumere le decisioni conseguenti.