Stalking e lesioni all’ex compagna di Fontanellato: questa l’accusa con la quale un uomo, 57enne originario di Napoli, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Avrebbe potuto scontarli ai domiciliari, ma, il timore di tornare a Napoli dopo essere diventato collaboratore di giustizia lo ha portato a rifiutare la misura dei domiciliari.
L’uomo così è stato sottoposto ad un programma di protezione dopo aver frequentato ambienti legati alla camorra, ma non per questo è diventato meno violento nei confronti della donna 43enne.
Pedinamenti, appostamenti, messaggi a non finire, sino alle minacce di morte. Uno stalker che rende impossbile la vita ad una donna, tra marzo e aprile, con l’apice raggiunto quando, dopo averla attesa fuori da un bar di Fontanellato, l’ha massacrata di botte, lasciando la donna con fratture al naso e alle costole, con una prognosi di oltre 30 giorni.
Fermato ed arrestato, ora si trova in carcere dove resterà per altri due anni e 8 mesi dopo che nella giornata di venerdì, il giudice Luca Agostini ha emesso la sentenza di condanna. Data la gravità dei fatti, il pm Marirosa Parlangeli aveva chiesto una pena di 4 anni e 10 mesi.