Con il 61,30% di risultato Parma si classifica in testa fra le città emiliane per l’ecosistema urbano nella classifica annuale di Legambiente.
La città ducale occupa il 14° posto assoluto fra i capoluoghi di provincia a livello nazionale.
Le prime cinque città in classifica sono Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone. Fra le altre città emiliane, dietro Parma troviamo Forlì al 16° posto e Modena in trentottesima posizione. Inquinamento atmosferico a livelli d’emergenza e tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante e trasporto pubblico in crisi: questo il quadro poco lusinghiero che emerge dalla ventunesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, presentato nei giorni scorsi a Torino. Quest’anno, sono 18 gli indicatori selezionati per confrontare tra loro i 104 capoluoghi di provincia italiani. Tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili).
A passarsela meglio sono città medio-piccole, soprattutto del nord Italia, anche se tra le prime 10 in classifica troviamo ben tre città del centro: Oristano, L’Aquila e Perugia, con Venezia, in decima posizione, prima fra le grandi città.