Era completamente ubriaco la sera del 28 febbraio 2014 quando si introdusse nell’appartamento di una ragazza trasformando il suo alloggio nella montagna parmense in un luogo da incubo.
Lì, in quello che poteva essere il posto più placido e sicuro al mondo, l’ha violentata in modo orrendo. Nel pomeriggio di mercoledì la condanna: sei anni di reclusione per violenza sessuale, violazione di domicilio, lesioni personali e danneggiamenti.
L’uomo, un albanese 38enne che la vittima aveva incontrato più volte in paese, ha tentato di introdursi nell’abitazione una prima volta arrampicandosi dal balcone, ma, respinto dalla donna era entrato comunque, fracassando un vetro per entrare in casa, afferrarla, picchiarla e molestarla sessualmente.
Poi, la fuga in Albania, nascondiglio per otto mesi mentre le indagini dei carabinieri, scattate subito e coordinate dalla Procura di Parma continuavano, fino all’emissione di un mandato di cattura internazionale.
Così, al rientro in Italia a bordo di un traghetto partito da Durazzo, appena sbarcato a Bari l’arresto. Il carcere, poi i domiciliari. E la condanna, a sei anni contro gli 0tto e mezzo chiesti dalla Procura.