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Sicurezza, un incontro per il fare il punto. La richiesta di Tommaso Fiazza

a(156)(10)(1)“Riunire i sindaci della Provincia di Parma e, insieme a loro, incontrare il Prefetto e il Questore per fare il punto sulla situazione e della sicurezza nei territori parmigiani”.

E’ questa la richiesta che Tommaso Fiazza, sindaco leghista di Fontevivo estende a tutti i primi cittadini della Provincia di Parma invitandoli a riunirsi per manifestare ai responsabili della sicurezza la preoccupazione del territorio e per proporre alcune particolari misure di prevenzione quali, ad esempio: l’aumento dei presidi di militari, l’aumento degli organici delle forze dell’ordine e maggiori controlli in tutti i luoghi dove si pratica anche in via occasionale il culto islamico.

“La situazione della sicurezza interna nei nostri territori – scrive Fiazza ai colleghi sindaci che hanno già iniziato a rispondere positivamente alla sua lettera -, già problematica per la grande diffusione di fenomeni criminali quali furti, rapine, risse e violenze varie che non si sta riuscendo a ridurre entro i margini di tollerabilità, desta ancora più preoccupazione alla luce della recrudescenza del terrorismo islamico manifestatasi con gli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre”.

“In provincia di Parma – attacca – sono infatti presenti alcuni obiettivi militari sensibili e, come dimostrano le recenti perquisizioni attuate nell’ambito di indagini internazionali anche nella nostra provincia, vi è il pericolo attuale che nella nostra comunità si nascondano estremisti pronti a colpire come in Francia. Ritengo pertanto necessario che anche in questa zona si alzi il livello d’allarme e si intensifichi l’azione di prevenzione contro il terrorismo islamico”.

“Per questo – spiega – mi voglio fare promotore dell’iniziativa di incontrare al più presto, assieme a quelli di voi che la vorranno condividere, Prefetto e Questore, per manifestargli la nostra preoccupazione e proporgli alcune particolari misure di prevenzione sul nostro territorio quali, ad esempio: aumento dei presidi di militari, aumento degli organici delle forze dell’ordine, maggiori controlli in tutti i luoghi dove di pratica anche in via occasionale il culto islamico”.

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