E’ tornato a riunirsi martedì pomeriggio il consiglio comunale. All’ordine del giorno, tra il firmamento di interpellanze e la manciata di interrogazioni, alcuni temi pregnanti: la Scuola Europea e il Welfare, con la discussione sul nuovo regolamento degli alloggi sociali.
SCUOLA EUROPEA – la questione è sempre quella, e la ricorda Buzzi (FI). Cantiere disastrato, fermo dal 2013. Replica l’assessore al Bilancio Marco Ferretti: “Abbiamo Tre strategie”.
E rassicura: gli ispettori hanno capito la nostra buona fede e le responsabilità dell’ATI, non ci saranno problemi per gli accreditamenti.
Ed ecco le tre strategie del Comune: “La principale, è cercare il supporto del cda della Scuola Europea con cui il Comune ha istituito un tavolo di lavoro da un anno e mezzo: ha in mano una perizia dell’Agenzia delle Entrate di Parma che un affitto del diritto di superficie o un acquisto diretto di alcune parti della scuola non prettamente attinenti alla didattica. La seconda, il supporto del Governo. E Ferretti racconta di un incontro già previsto con il ministro dell’Istruzione Giannini e i parlamentari parmigiani per definire accordi e strategie. “Il ministro è stato rassicurante” – garantise.
Terza strategia: la vendita all’Inail, di tutta la struttura oppure solo del terreno. Valore: 35 milioni di euro per il tutto, 5,5 milioni di euro per il terreno. Il vantaggio dell’operazione Inail – conclude l’assessore – sarebbe il completamento dell’opera da parte dell’Istituto stesso”.
Dopo un paio di attacchi vari ed eventuali sulla questione asili a Fognano (Dall’Olio), Referendum sugli asili e morte della democrazia partecipata (Nuzzo) e l’espressa solidarietà dell’intero consiglio ai dipendenti di Teleducato si passa ai “guai” del Ponte sul Taro, danneggiato da tempo e incuria, a rischio chiusura.
E’ Bizzi a sollevare la questione, dopo una consulenza paesaggistica coi comune di Ponte Taro e Noceto. Risponde Alinovi con la solita minestra più volte propinata: “Servirebbe 8 milioni di euro per il restauro completo del monumento, con una prima tranche di 1,6 milioni di euro dal Cipe per iniziare un accantieramento estivo”. E’ comunque imminente un incontro tra i tre sindaci.
Ed ecco la nota più dolente: il regolamento per le case popolari.
E’ toccato all’assessore al Welfare Laura Rossi illustrarlo.
“Il primo requisito per ottenere l’alloggio Erp, spiega Rossi – è stato introdotto dalla Regione: residenza e attività lavorativa da almeno tre anni sul territorio regionale. Inoltre: non possesso di più di un 50% di un immobile su tutto il territorio nazionale”.
Cambiano anche i canoni di locazione: saranno legati al tipo di casa, alla posizione, al reddito dei nuclei familiari. Il canone minimo – pari a zero – dovrà probabilmente essere innalzato.
Punteggi: La priorità verrà data alle situazioni di emergenza per gli sfratto e per chi ha perso il lavoro, uscieri, badanti e affini, poi l’Isee e la composizione del nucleo con privilegi per i minori.
Verranno introdotte graduatorie speciali per i nuclei monopersonali e le coppie pronte ad adeguarsi a alloggi sotto i 40 metri quadrati.
Ed ecco i “meno, i punti negativi” per chi ha procurato danni a delle proprietà pubbliche, o chi ha occupato abusivamente proprietà comunali o private. “Non è una punizione – precisa la delegata – ma solo un invito al rispetto di tutto e tutti, spazi compresi, in un momento così delicato”.
Polemico Pellacini, che si astiene: ” Il piano proposto è un proseguo di quello avviato dal sottoscritto con Acer – attacca. Poi accusa: “Prima lasciate occupare l’ex Stimmatini e Borgo Bosazza, poi togliete punti?”
Ma la delibera passa: 21 favorevoli, quattro astenuti, nessun contrario.
E si prosegue: Protezione Civili, debiti fuori bilancio. E tutti a cena. Per una volta, sulla delibera clou ha vinto il buon senso. Ed è già una notizia.