Aemilia: comincia domani a Bologna l’udienza preliminare della maxi inchiesta che ha fatto emergere uomini e affari legati alle infiltrazioni della ndrangheta in Emilia Romagna.
Sono quattordici gli imputati parmigiani (o risultati risiedere in città): tra questi Michele Bolognino, considerato la mente del giro di riciclaggio che passava per locali notturni (Astrolabio, Ariete, Para a Baganzola) e società intestate a vario titolo a suoi prestanome e il faccendiere Aldo Pietro Ferrari.
Eccoli tutti:
Michele Bolognino :Associazione mafiosa, estorsione, reimpiego di soldi di provenienza illecita, truffa, attribuzione fittizia di quote societarie e altri: è in carcere.
Alfonso Martino: Associazione mafiosa, spaccio e detenzione illegale di armi: è in cella.
Giuseppe Pallone: Associazione mafiosa, reimpiego di soldi di provenienza illecita, estorsione e attribuzione fittizia di quote societarie: è agli arresti domiciliari.
Francesco Lepera: Associazione mafiosa.
Domenico Amato: Estorsione e tentata estorsione: è agli arresti domiciliari.
Gaetano Caputo: Detenzione e porto illegale di arma da fuoco: ha l’obbligo di firma in caserma.
Salvatore Gerace: Estorsione e reimpiego di soldi di provenienza illecita.
Giovanni Paolo Bernini: Concorso esterno in associazione mafiosa.
Rosario Adamo: Accettazione di quote societarie fittizie.
Francesco Falbo: Reimpiego di soldi di provenienza illecita.
Aldo Pietro Ferrari: Estorsione.
Giuseppe Manzoni: False fatturazioni e accettazione di quote societarie fittizie.
Antonio Marzano: Accettazione di quote societarie fittizie.
Francesco Pellegri: Tentata estorsione.