
Nel prossimo triennio, il progetto permanente di Lenz sulla Resistenza, dal titolo Rami e Radiazioni, avrà una nuova espansione concettuale, non limitandosi alla traduzione artistica della memoria storica della lotta diLiberazione del 1945. Dal 22 al 24 aprile, nella Sala consiliare del Comune di Parma, è prevista l’installazione visuale e sonora site-specific BRUNO LONGHI_LE SORELLE, a cura di Maria Federica Maestri e di Francesco Pititto, restituisce alla contemporaneità e al presente le voci di Maria e Giacomina, le sorelle Longhi, registrate nel 1990, ma anche la storia personale e politica di Bruno Longhi, figura chiave del movimento di Resistenza antifascista a Parma. Torturato e assassinato dalle SS di stanza in città, il suo corpo, cercato invano da Parma a Bolzano, dal fratello Giovanni, non è mai stato ritrovato.
La nuova installazione vuole trasferire, in una visione contemporanea, tutta la vitalità intellettuale e la sensibilità umana di Bruno Longhi, che pagò con la vita, esattamente come Luigi, il più piccolo dei suoi fratelli, morto di stenti dopo la deportazione in Germania, la scelta di opporsi al nazifascismo.
“Il ritorno di Lenz nella Sala del Consiglio comunale, per le celebrazioni del 25 Aprile è una notizia importante perché torna a trasformare la nostra Sala consiliare in un luogo di performance e di poesia – ha dichiarato il sindaco di Parma, Michele Guerra -. Questa volta lo fa attraverso la storia familiare di Bruno Longhi, attraverso la voce delle sue sorelle, che ricostruiscono una storia di eroismo, di sacrificio, ma anche una storia culturale di questo personaggio chiave della nostra Resistenza e lo fa portandolo dentro un progetto di architettura visiva e sonora che Lenz installa dentro il luogo simbolo della democrazia della nostra città. Quindi, questa è un’occasione ulteriormente unica di tenere insieme impegno civile e impegno artistico, che Lenz porta avanti in tanti spazi chiave della nostra città“.
La documentazione è stata raccolta in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma. L’installazione è visibile dalle 10.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 12.30) e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18). Questo progetto sulla Resistenza è stato realizzato con il sostegno della cooperativa La Giovane, che ha scelto di supportare la ricerca permanente di Lenz su questo decisivo periodo storico.
Il presidente del Consiglio comunale, Michele Alinovi, inaugurando l’installazione, ha commentato: “L’occupazione pacifica della Sala consiliare, con l’installazione, coinvolge la cittadinanza nella messa in scena di un importante pezzo della nostra storia resistenziale, all’interno di un luogo iconico della vita democratica della nostra città. Ancora una volta, Lenz Teatro dimostra la capacità artistica, rivoluzionaria e sperimentale dirisvegliare le coscienze da pericolose apatie e indifferenze, anche in relazione ai conflitti del nostro tempo, costruendo una performance che esce dal teatro e invade la città in un’autentica ‘disseminazione resistenziale’, confermando il valore di Lenz quale autentico presidio di democrazia, anche in occasione dell’80° anniversario della Liberazione“.
“A Bruno Longhi abbiamo dedicato diversi anni di ricerca artistica del progetto permanente sulla Resistenza di Lenz, insieme ad altre creazioni come ‘Kinder-Bambini’ sulla tragedia dei bambini di Parma nei lager nazisti, con ‘Aktion T4’ sulla eugenetica nazista, con ‘Piccine’ ricerca artistica dedicata alle partigiane adolescenti, con ‘Rosa Winkel’ sulla persecuzione degli omosessuali nei campi di sterminio – hanno spiegato i direttori artisticiMaestri e Pititto -. In questa installazione visiva e sonora le voci delle sorelle di Longhi risuonano qui e ora nella ricostruzione dei fatti, nella narrazione affettuosa e impetuosa di due donne, come un torrente di parole che diventano abbracci. La speranza che il ricordo possa sopperire, in parte, al dolore di non aver potuto abbracciare il corpo del fratello ucciso. Sarà un ascolto intimo, ognuno con la propria cuffia audio, ognuno a sentire la propria parte di racconto, di pathos, di presenza. Ognuno con il proprio involucro di ghiaccio in mano nel tempo dello sciogliersi, di un calore corporeo donato, per trasformarlo in lacrime d’acqua liberatrici diun’immagine-cristallo ancora viva“.
Registrato nel 1991, il lavoro nasce dalle testimonianze dei familiari e dei compagni e delinea la quotidianità di una famiglia spezzata, ma anche della personalità “europea” di questo eroe della Resistenza, che coltivava l’interesse per la letteratura, per la musica, per il cinema e per le lingue, compreso il tedesco, la “lingua del nemico”.
Il 29 e il 30 aprile, alle 18 e alle 20.30, in Sala Est di Lenz Teatro, in via Pasubio 3/E, è in programma NOTEVOLE ASSENZA, la composizione performativa a cura di Beatrice Baruffini, tratta da SULLA VIOLENZA_IL RAPPORTO DALLA MONTAGNA DI FERRO da Hannah Arendt. Si tratta del primo esito del progetto triennale di “Parentele”. Attraverso le sue riflessioni filosofiche e il suo pensiero, Arendt si fa strumento per comprendere il gesto morale e politico di traduzione estetica ed etica delle “opere violente“. “Tramite un dispositivo partecipativo, ci interroghiamo sul nostro ruolo individuale, per ritrovarci come gruppo, come comunità che crea, pur nell’anonimato – ha spiegato Baruffini -. Cosa siamo in questa notevole assenza? È attraverso l’atto performativo teatrale che rispondiamo a domande di tipo politico, etico e sociale, per comprendere a che punto siamo arrivati“.