Andrea Bersellini e Mirco Ghizzoni (i Kabaré Voltaire) tornano ad occuparsi di miti greci dopo il precedente “Icaro… vola basso!” (2018) realizzato insieme a Francesco Camattini. Ad affiancarli nel viaggio c’è la giovane Margherita Galeotti che interpreta il “nuovo” che inesorabilmente avanza anche nel mondo antico. Se Andrea è quindi Orfeo, il cantore deluso che non crede più tanto ai vecchi racconti, Margherita è Sofia, intelligenza artificiale olimpica, inviata per dargli una mano e dipanare il bandolo della matassa in cui sembra avviluppato.
La narrazione, sospesa fra il passato remoto e i problemi della contemporaneità, è accompagnata dalla chitarra di Mirco che canta il sottofondo delle storie raccontate e delle loro emozioni.
Sul filo sottile che separa il passato dal presente, i vecchi dai giovani e i padri dai figli, si sviluppa uno spettacolo che accompagna la narrazione del mito, ironica e dissacrante, a canzoni originali che rappresentano dello stesso racconto una sorta di controcanto poetico, nella migliore tradizione del teatro-canzone.