Il 27 maggio 2024, alle ore 11:15, presso la sala di rappresentanza della Curia Vescovile di Chiavari (GE), piazza Nostra Signora dell’Orto nr.7, il portale per nicchia dipinto olio su tela, realizzato tra il 1690 ed il 1710, raffigurante “I misteri del Rosario, San Domenico e Santa Caterina da Siena”, di ignoto pittore ligure, delle dimensioni di cm 264 x 187, è stato riconsegnato dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del PatrimonioCulturale (TPC) di Bologna al Vescovo di Chiavari.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Genova, del Sindaco di Chiavari, del Parroco della Parrocchia di Sant’Antonino Martire di Sanguineto – Chiavari e di una storica dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia.
Il bene d’arte recuperato era stato presentato presso l’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara da un antiquario della provincia di Parma per essere venduto fuori dai confini nazionali.
Gli approfondimenti richiesti dalla SABAP di Bologna alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia nonché ai Carabinieri TPC permettevano di identificare l’opera in questione con quella trafugata da ignoti malfattori, in data e modalità imprecisate e comunque dopo il 1997, all’interno della chiesa parrocchiale Sant’Antonino Martire di Chiavari – frazione Sanguineto (GE).
Infatti, nonostante l’opera non fosse censita tra i beni da ricercare all’interno della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC, si riusciva ad acclarare con assoluta certezza, dopo un’accurata ed attenta comparazione di confronto tra la foto della scheda di catalogo stilata dai funzionari del Ministero della Cultura nel 1989 con quella del bene presentato all’Ufficio Esportazione della SABAP di Bologna, che si trattava proprio di quella trafugata dal citato luogo di culto.
L’importante portale per nicchia, che si presentava suddiviso in tre parti, veniva pertanto tempestivamente sequestrato dai CarabinieriTPC al fine di impedirne l’ulteriore commercializzazione e così la sua dispersione fuori dai confini nazionali.
A conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri dell’Arte, coordinate e dirette prima dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma e poi dalla Procura della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, a cui il fascicolo istaurato per ricettazione giungeva per competenza, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, in virtù della rivendica avanzata dal citato Ente ecclesiastico, disponeva la riconsegna del prezioso dipinto alla Curia Vescovile di Chiavari (GE), consentendo così di poterlo restituire all’intera collettività ed essere ricollocato nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonino Martire di Sanguineto – Chiavari.