Continua “Parma Ri-Vestiti“, il progetto lanciato dal Comune di Parma con il finanziamento di Atersir in collaborazione con la cooperativa sociale Emc2 Onlus e Fiorente Cooperativa, che nel corso del 2023 ha portato ad un recupero di quasi 8 tonnellate di indumenti che, altrimenti, sarebbero diventati rifiuti. Questo risultato delinea una crescita di circa 4 volte rispetto al 2022, anno di attivazione del progetto sotto forma di start-up. Gli abiti vengono intercettati prima del conferimento nei raccoglitori stradali o nei contenitori dell’indifferenziato grazie al servizio gratuito di prenotazione e ritiro a domicilio effettuato da Emc2 onlus per i residenti del centro storico (Parma Centro e Oltretorrente).
Continua “Parma Ri-Vestiti“, il progetto lanciato dal Comune di Parma con il finanziamento di Atersir in collaborazione con la cooperativa sociale Emc2 Onlus e Fiorente Cooperativa, che nel corso del 2023 ha portato ad un recupero di quasi 8 tonnellate di indumenti che, altrimenti, sarebbero diventati rifiuti. Questo risultato delinea una crescita di circa 4 volte rispetto al 2022, anno di attivazione del progetto sotto forma di start-up. Gli abiti vengono intercettati prima del conferimento nei raccoglitori stradali o nei contenitori dell’indifferenziato grazie al servizio gratuito di prenotazione e ritiro a domicilio effettuato da Emc2 onlus per i residenti del centro storico (Parma Centro e Oltretorrente).
L’obiettivo principale del progetto è promuovere sia il recupero che il riutilizzo degli indumenti usati, riducendo così il numero di capi destinati erroneamente a divenire rifiuto indifferenziato. Si tratta di un’iniziativa anche di impatto sociale, perché coinvolge attivamente persone in situazione di svantaggio o fragilità, inserite in percorsi di allenamento al lavoro presso le due cooperative coinvolte. Le persone coinvolte in questo progetto svolgono infatti funzioni cruciali come il servizio di segreteria, il ritiro e la riparazione dei capi.
La raccolta degli abiti avviene con mezzi di “logistica dolce” come biciclette, biciclette elettrificate e veicoli cargo elettrici, promuovendo così la mobilità sostenibile. Il contatto con i cittadini è diretto, con un efficiente servizio porta-a-porta che facilita il processo di raccolta.
“Questo progetto fornisce un servizio integrativo ai residenti del Centro Storico, area sostanzialmente priva di cassonetti per gli abiti usati, riuscendo a coniugare la sostenibilità ambientale (riduzione dei rifiuti, mobilità sostenibile) con la sostenibilità sociale”, sottolinea l’Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità Gianluca Borghi.
“Il coinvolgimento delle due cooperative nel progetto ha un doppia efficacia” – afferma Luca Cenci, presidente di Emc2 Onlus. “Permette infatti il coinvolgimento della comunità su due tematiche per noi imprescindibili: ambiente e inclusione lavorativa. Cittadine e cittadini diventano parte del progetto usufruendo del servizio di ritiro a zero emissioni e acquistando gli abiti di seconda mano che dopo la raccolta vengono rigenerati, riparati e rivenduti nello shop con sede provvisoria a Lostello nel Parco della Cittadella”.
L’obiettivo principale del progetto è promuovere sia il recupero che il riutilizzo degli indumenti usati, riducendo così il numero di capi destinati erroneamente a divenire rifiuto indifferenziato. Si tratta di un’iniziativa anche di impatto sociale, perché coinvolge attivamente persone in situazione di svantaggio o fragilità, inserite in percorsi di allenamento al lavoro presso le due cooperative coinvolte. Le persone coinvolte in questo progetto svolgono infatti funzioni cruciali come il servizio di segreteria, il ritiro e la riparazione dei capi.
La raccolta degli abiti avviene con mezzi di “logistica dolce” come biciclette, biciclette elettrificate e veicoli cargo elettrici, promuovendo così la mobilità sostenibile. Il contatto con i cittadini è diretto, con un efficiente servizio porta-a-porta che facilita il processo di raccolta.
“Questo progetto fornisce un servizio integrativo ai residenti del Centro Storico, area sostanzialmente priva di cassonetti per gli abiti usati, riuscendo a coniugare la sostenibilità ambientale (riduzione dei rifiuti, mobilità sostenibile) con la sostenibilità sociale”, sottolinea l’Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità Gianluca Borghi.
“Il coinvolgimento delle due cooperative nel progetto ha un doppia efficacia” – afferma Luca Cenci, presidente di Emc2 Onlus. “Permette infatti il coinvolgimento della comunità su due tematiche per noi imprescindibili: ambiente e inclusione lavorativa. Cittadine e cittadini diventano parte del progetto usufruendo del servizio di ritiro a zero emissioni e acquistando gli abiti di seconda mano che dopo la raccolta vengono rigenerati, riparati e rivenduti nello shop con sede provvisoria a Lostello nel Parco della Cittadella”.