Una terza edizione caratterizzata dalla grande presenza femminile, umiltà e preparazione degli allievi, è stata quella del Concorso Cuochi del Futuro che quest’anno, si è svolto nello storico Palazzo Tommasini di Salsomaggiore Terme.
Il Premio “Cuochi del Futuro, sulle orme degli chef Ciccio Zerbini e Biglio Bigliardi”, ideato dal Parma Quality Restaurants e realizzato con il sostegno di Parma Alimentare, Gazzetta di Parma, Associazione Gastronomi Professionisti, ha infatti potuto contare sul supporto organizzativo dell’Istituto Magnaghi Solari, le cui aule si trovano proprio all’interno di Palazzo Tommasini.
«È molto bello vedere crescere ogni anno la collaborazione con le scuole – ha sottolineato lo chef Andrea Nizzi del Parma Quality Restaurants –ed è questa la strada che dobbiamo continuare a percorrere tutti insieme. Con piacere abbiamo notato che in questa edizione i ragazzi hanno prestato molta attenzione alla presentazione dei piatti, così come la scelta di ricette nelle quali si ritrovano contaminazioni con cucine di altri Paesi, dimostrando grande apertura mentale e curiosità».
A sfidarsi ai fornelli le coppie di allievi delle scuole: ISISS Magnaghi Solari (Giorgia Rociola e Rosa Caritiello), ENAIP Parma (Gabriella Alexeev e Francesca Giacone), Istituto di Istruzione Superiore Zappa-Fermi di Bedonia (Alessia Eustacchio e Gioele Procida), Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni (Jenny Malaguti e Iliana Contorno) e Istituto A. Motti di Reggio Emilia (Sofia Bonaddio e Matteo Mercì).
A conquistare il palato dei giurati è stata la coppia degli allievi dell’Enaip di Parma con il loro “L’Oro di Parma”, omaggio a un alimento molto amato dai parmigiani, il cavallo pesto, ma interpretato in chiave moderna e presentato abbinato ad aria di brodo di cipolle della Val Parma e Malvasia, pere con coriandolo e semi di senape sott’aceto, cannoncino di fillo con Parmigiano affumicato oro e perle di Aceto Balsamico.
«Iniziative come queste sono momenti di confronto e collaborazione molto importanti per i nostri giovani – ha spiegato la dirigente scolastica, professoressa Luciana Rabaiotti – che dimostrano l’unità che stiamo cercando di creare fra istituti, enti e ristoratori, oltre a diventare un trampolino per il futuro lavorativo dei giovani».
Ai ragazzi del Magnaghi Solari è invece andato il premio speciale della Gazzetta di Parma, con gli Anolini di strolghino e ristretto di Lambrusco al cioccolato fondente, su letto di zabaione Maria Luigia.
Ad assaggiare e valutare con grande attenzione i piatti attraverso i parametri della presentazione, composizione, esecuzione della ricetta, capacità comunicativa ed ecosostenibilità erano presenti: le ristoratrici Ida Marmiroli e Paola Cabassa; Stefano Pileri, vicedirettore della Gazzetta di Parma; Ugo Bertolotti, presidente Fipe Parma; la giornalista Chiara De Carli; Anna Maria Compiani, delegata Ais Parma; Mirko Sbernini dell’Associazione Gastronomi Professionisti e direttore Vendite Italia di Coppini Arte Olearia; Mario Marini, presidente Musei del Cibo; chef Piero Di Turi, professore di ALMA Scuola internazionale di Cucina Italiana; chef Daniele Persegani.
«In questa edizione abbiamo visto ragazzi molto preparati che hanno dimostrato umiltà e interesse verso la cucina, esprimendo in pieno i valori che animavano il Biglio e il Ciccio» ha commentato con soddisfazione Ida Marmiroli. «Quest’anno c’è stato un salto di qualità nell’atteggiamento degli allievi – le ha fatto eco Paola Cabassa -. Fa molto piacere vedere giovani motivati che hanno saputo dimostrare conoscenza delle ricette cucinate. E anche notare una presenza molto alta di ragazze, in un mestiere spesso caratterizzato dalla componente maschile».