Duecentonovantotto concerti in trentadue anni, oltre centosettanta fra solisti ed ensemble, e con i diciannove concerti di questa trentatreesima edizione si sfonda quota trecento, con una media di quasi dieci concerti per ogni edizione: sono solo alcuni dei numeri di «Traiettorie», una delle rassegne musicali più longeve della città di Parma e una delle più importanti in Europa nell’ambito della musica moderna e contemporanea, che nell’edizione 2023 aprirà i battenti all’inizio della primavera, il 23 marzo, per concludersi in novembre, con una pausa centrale estiva di tre mesi dopo il nono concerto.
Anche quest’anno la rassegna – ideata e diretta da Martino Traversa, organizzata e promossa da Fondazione Prometeo – rinnova la consolidata collaborazione con il Comune di Parma, il Complesso monumentale della Pilotta e la Fondazione Arturo Toscanini, che offriranno gli spazi per i concerti rispettivamente alla Casa della Musica e Casa del Suono, a Teatro Farnese e al Centro di Produzione Musicale A. Toscanini, confermando un legame con Parma diventato in questi oltre tre decenni caratterizzante per la rassegna e proficuo per la città.
Dopo la scorsa edizione che ha omaggiato la musica italiana, quest’anno il cartellone mette a fuoco la cultura musicale moderna mitteleuropea e quella delle aree immediatamente orientali, come Ungheria e Polonia, che proprio all’ingresso del Novecento hanno cominciato a mostrare originalità di linguaggi sfruttando il bacino delle culture popolari nazionali, per poi inserirsi nella dialettica musicale europea con energia fresca e rinvigorita dal confronto con le scuole musicali austriache e tedesche sorte dalla crisi del Romanticismo, finendo con il tracciare altissimi e fondamentali contributi per la storia musicale del secondo dopoguerra.
In questa direzione va interpretata la cospicua presenza nei programmi di quest’anno di Ligeti, Kurtág, Bartók, affiancati alla grande linea intellettuale austrotedesca che da Beethoven e Schumann passa attraverso la seconda scuola viennese e arriva a Stockhausen, tutti doviziosamente rappresentati in questa edizione.
Si comincia dunque giovedì 23 marzo con un solista d’eccezione, Garth Knox, che tra l’altro fu protagonista nel 2004 del centesimo concerto di «Traiettorie»: già violista di Ensemble intercontemporain e del Quartetto Arditti, Knox affronterà tra l’altro gli esperimenti sulle scordature microtonali della Sonata per viola di György Ligeti e la poliedricità timbrica e tecnica della viola nel proprio «Quartet for One».
Oltre a Knox sono otto i solisti nel cartellone di questa edizione di «Traiettorie», di cui cinque pianisti: Andrea Rebaudengo (6 aprile), Marco Riccelli (23 maggio), Florent Boffard (23 settembre), Pietro Ceresini (25 ottobre) e la giapponese Chisato Taniguchi (20 aprile), vincitrice del secondo premio al XV Concorso pianistico internazionale di Orléans, che proporrà l’esecuzione integrale di «Tierkreis» di Stockhausen insieme, tra altri pezzi, a «Evryali» di Xenakis e alla «Suite» op. 25 di Schönberg.
Ma del tutto consoni al tema di quest’anno sono anche i pezzi di Riccelli (Sonata di Berg, «Davidsbündlertänze» di Schumann, «Echo Andante» di Helmut Lachenmann), Rebaudengo (Otto pezzi per pianoforte, op. 3 di Kurtág, Suite di sei stanze e «All’aria aperta» di Bartók, alcuni Studi di Ligeti), Boffard (Sonata op. 109 di Beethoven, Variazioni op. 27 di Webern, Sonata di Bartók, una selezione da «Musica ricercata» di Ligeti) e Ceresini (Variazioni op. 10 di Szymanowski).
Fra gli altri solisti, una serata per violoncello solo con Michele Marco Rossi (5 giugno) con un programma che comprende Ligeti, Huber e la prima italiana di «RIFF23» di Bernhard Gander, il concerto del percussionista Simone Beneventi in collaborazione con AGON acustica informatica musica (22 novembre), e uno per sassofono (14 aprile) con Salvatore Castellano.
Si tratta, quest’ultimo, di uno dei due «Mini Concert» in programma quest’anno. La formula del Mini Concert, avviata con successo nell’edizione 2021, torna proponendo concerti brevi, circa mezz’ora, fortemente orientati su uno strumento o su un organico. Il secondo Mini Concert è per duo pianoforte-violoncello (Luca Benatti e Anna Freschi), anch’esso in programma il 14 aprile alla Casa della Musica.
Fra gli ensemble non può mancare la consueta presenza di Ensemble Prometeo (18 ottobre), che quest’anno vede salire sul palco Grazia Raimondi (violino), Michele Marelli (clarinetto) e Ciro Longobardi (pianoforte); dopo cinque anni è di nuovo ospite della rassegna l’Ensemble recherche (11 settembre, musiche di Schumann, Kurtág, Rihm, Schönberg, Muntendorf) e ritorna anche Accroche Note, alla sua ottava apparizione a «Traiettorie» (8 maggio, con brani di Eötvös, Bartók, Berg, Aperghis, Bertrand, Šenk e Ligeti); dopo otto anni e per la quinta volta in rassegna, torna il sestetto di voci a cappella Neue Vocalsolisten (18 settembre a Teatro Farnese) con una serata dedicata a «Stimmung» di Stockhausen.
Il cartellone si completa con un corposo reparto cameristico. Innanzitutto si rinnova a novembre l’intesa con il Conservatorio di Parigi (9 novembre), che ogni anno porta a «Traiettorie» alcuni giovani talenti selezionati dalla grande violinista Hae-Sun Kang, che in questa edizione sarà sul palcoscenico con loro. Poi si aggiungono un duo tabla-basso in live electronics con Stefan Keller e Andreas Fischer (17 maggio); un duo flauto-clarinetto con Laura Faoro e Roberta Gottardi (novembre), anche loro con un programma in cui spicca AVE di Stockhausen; il debutto a «Traiettorie» di Minguet Quartett con brani di Widmann, Ruzicka, Rihm, Webern, Holz, Mahler e Ligeti (27 settembre); la serata del 4 novembre con Peter Pichler al Mixtur-Trautonium (evoluzione del protosintetizzatore degli anni Trenta trautonium) e la voce di Giulia Zaniboni in un programma – in prima nazionale – con brani di Genzmer, Sala e Purcell e con «Langsames stück und Rondo» scritto nel 1935 da Paul Hindemith.
L’edizione 2023 di «Traiettorie» comprende, oltre a diverse prime italiane, anche quattro prime assolute: una nuova versione di «Around the loop II» di Luca Benatti (Mini Concert, 14 aprile), «Epitaphios» di Martino Traversa (Keller-Fischer, 17 maggio), «Dialogo di Finisterrae» di Federico Gardella (concerto Rossi, 5 giugno) e una nuova composizione di Francesco Maria Paradiso (Simone Beneventi, 22 novembre).
La trentatreesima edizione di «Traiettorie» conferma la scelta di rappresentare la rassegna con opere d’arte visiva di autori di rilievo internazionale, talvolta appositamente realizzate, a riprova della forte attenzione che da sempre Fondazione Prometeo rivolge alle arti figurative. Quest’anno sarà «The Time of Trees» (1997) del fotografo Stuart Franklin ad accompagnare la rassegna lungo tutto il suo percorso.
La realizzazione di «Traiettorie», partner di Italiafestival, sarà possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma – Casa della Musica, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Ernst von Siemens Music Foundation, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici, Symbolic, Sina Hotel Palace Maria Luigia, MACROCOOP – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.
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