Dal 1863 nelle Regie Poste viene introdotto il lavoro femminile con le prime telegrafiste, una grande rivoluzione per l’epoca. Poi durante la guerra, con gli uomini al fronte, il lavoro delle donne all’interno delle Regie Poste è diventato fondamentale per la società, facendo da ponte tra i soldati al fronte e le loro famiglie. Negli anni seguenti il numero continuò a crescere fino ad arrivare ad una presenza di oltre 8000 donne nel 1911. Da allora la presenza femminile è cresciuta in modo esponenziale fino ad arrivare ai numeri di oggi.
Con i suoi 114 Uffici Postali, 6 Centri di Distribuzione e 727 dipendenti, di cui 458 donne in provincia di Parma, Poste Italiane si conferma azienda al femminile con una presenza di 48 donne in posizioni direttive.
Inoltre, in tutta la provincia, sono 47 gli Uffici Postali “rosa”, cioè composti esclusivamente da personale femminile.
Da telegrafiste, dunque, a ruoli di responsabilità, crescita e carriere che avvengono di pari passo con il loro ruolo in famiglia, ruolo di accudimento spesso, oltre della casa e ai figli anche di genitori anziani. Le donne però non ti tirano indietro e la voglia di andare avanti e di imporsi nella società anche per la loro professionalità è tanta. Un esempio proviene dalla città di Parma dove tra le tante donne vi lavorano anche tre giovani donne con ruoli del tutto diversi ma tutte con la stessa grinta e tenacia per fare bene, crescere e meritarsi i loro ruoli.
Nell’ Ufficio di Parma 6 in Piazzale Santa Croce, troviamo come responsabile Alessia Cattani, giovane Direttrice, arrivata a dirigere per la prima volta un ufficio di grande importanza dopo aver fatto esperienza in uffici più piccoli. Oggi, dopo aver fatto la classica gavetta, assunta come portalettere poi sportellista e tanti anni di ruoli commerciali, oggi dirige 16 persone di questi solo due sono uomini. “Ho avuto tante opportunità ma non sono in minoranza, se fai bene, se ci si impegna, le opportunità arrivano per tutti – racconta Alessia – questo lavoro mi dà tante soddisfazioni, sia con i colleghi sia con gli utenti con cui mi rapporto nel quotidiano. Per quanto riguarda i colleghi, in questo ufficio sono stata accolta benissimo, si collabora tutti insieme e come Direttrice cerco di porre attenzione anche al lato umano andando incontro sia alle esigenze aziendali sia a quelle delle persone e lo faccio con il dialogo e con le persone che ci vengono a trovare ogni giorno, noto che accogliere con il sorriso e con un approccio leggero, che ritengo sia una caratteristica maggiormente femminile, faccia la differenza”.
Nel Palazzo dove si trova la Filiale Provinciale, in Strada Pastrengo, troviamo invece due giovanissime, Ilaria Renna e Benedetta Chiusa. I loro ruoli sono totalmente diversi, Ilaria è un Operatore di Gestione, si occupa di tutte le dinamiche riguardanti gli uffici postali, con altri colleghi e con il suo responsabile, monitora la buona salute, l’integrità e il funzionamento dei 114 uffici della provincia. “Nel mio lavoro quotidiano – racconta Ilaria – lo scambio professionale è fondamentale e avviene con tutti i miei colleghi, si lavora per far funzionare la macchina degli uffici e lo facciamo tutti insieme ma nelle donne percepisco e spesso vedo una carica in più o semplicemente volersi maggiormente perfezionare. Nelle donne vedo spesso una tendenza ad essere amiche e nemiche di loro stesse, io cerco di andare d’accordo con tutti”. Ilaria ha ancora sogni nel cassetto, non vuole fermarsi qui, “ho si altri obiettivi e sogni ma preferisco per ora non svelarli, per scaramanzia – prosegue – ma comunque si, vorrei crescere”.
Infine, troviamo Benedetta, la più piccola delle tre, è una giovane mamma di Fidenza, ha 30 anni ed è stata assunta in Poste Italiane dal 2017, subito dopo la laurea in Economia e Finanza. Benedetta, dopo aver svolto il ruolo di Consulente oggi lavora come Referente Commerciale, è il punto di riferimento di 8 uffici (due in città e gli altri in provincia) e di una dozzina di consulenti con i quali si approccia nel quotidiano per sostenere i bisogni dei clienti. “Ho scelto il commerciale anche un po’ per una questione di origini famigliari, i miei avevano un albergo quindi ho sempre avuto il contatto con i clienti – racconta Benedetta – il mio ruolo è complesso, bisogna essere sempre presente e disponibile. Nella zona che seguo attualmente, il rapporto quotidiano è prevalentemente tra donne; sono donne tutte le Direttrici degli otto uffici e tra 12 consulenti, solo due sono uomini. Nel mio piccolo, ritengo che in ambito commerciale le figure femminili sono ideali in quanto hanno una maggiore “visione di cura e ascolto dei bisogni”
Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo importante e strategico.
La presenza femminile in provincia di Bologna ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere.
Anche nel 2023, per il quarto anno consecutivo, ad esempio, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.
Nel 2022 Poste Italiane ha ricevuto inoltre la Certificazione Equal Salary che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini nell’organizzazione. Tali risultati si aggiungono ad altri prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg, l’ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap e l’attestazione secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management – Diversity & Inclusion.