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poesia di Maria Grazia Nano
Come volano i miei pensieri, senza forma e senza nome, inseguendo la tristezza e la gioia.
Sono pensieri solitari, che nessuno vede, che nessuno ama, che nessuno sente. Danzanti, leggeri come dorato pulviscolo mattutino, vagano nella mia mente e subito ne escono incuranti. Corrono con gli elfi della mia fantasia, volano in alto ad abbracciare la luna, ritornano da me, non hanno mai quiete.
Si fondono ai sentimenti, li fanno nascere e poi morire, profumano di primavera e di ingenuità, non hanno frontiere né confini, sanno diventare galeotti e gaudenti, maliziosi e derisori.
Sono in me e mi cullano, come un dolce sogno mai interrotto e mai deluso, mi consentono di amarti anche senza averti, mi riportano i tuoi occhi caldi d’amore. Sanno illudermi con crudeltà e furbizia, mi sollevano ad altezze infinite e subito mi riportano giù, al grigiore del mio quotidiano.
Sono come inestinguibile sorgente, purissimi, colorati di arcobaleno e tenaci come salsedine. Sono la mia forza e la mia fragilità, sanno inebriarmi e sanno come avere la mia anima. Mi tengono prigioniera e poi mi salvano, mi rincorrono e mi sfuggono, sanno mettermi le ali ai piedi e ritardare il mio cammino, mi donano la trepidazione dell’attesa e la paura di non vederli tornare.
Compongono la tua immagine e dolcemente la disfano, mentre con un sorriso chiudo gli occhi e ti penso.