“..forse l’unica risposta è perdersi nella foresta”
Giorgio Caproni
Il 2 luglio parte la seconda edizione di Alberi in Cammino, progetto di Gabriele Parrillo con cui l’Associazione Comuni Virtuosi, la Regione Emilia Romagna e il Festival della Lentezza promuovono la riscoperta delle meraviglie dell’Appennino, giganti secolari dalle folte chiome, che diventano anche teatri naturali per spettacoli itineranti e rivelatori.
“Con la creazione di “Alberi in Cammino”, lo scorso anno, abbiamo suggerito una possibile strada, avvicinandoci insieme, dal punto di vista fisico ed emotivo, ai nostri alberi secolari. Uscivamo dalla pandemia e più che mai sentivamo il bisogno di tornare a respirare. Chi meglio dei boschi ci poteva aiutare a essere consapevoli del respiro, che rinnova in noi a ogni istante il soffio di vita?
In questa nuova edizione andremo a incontrare e festeggiare gli Alberi Madre», spiega l’attore e regista Gabriele Parrillo, che sarà accompagnato dalla danzatrice e coreografa Cora Steinleger e dalla violoncellista Daniela Savoldi, alchimista del suono.
“Andremo incontro a Madre Terra nei suoi luoghi preziosi, selvaggi e mozzafiato dell’Appenino emiliano-romagnolo, a volte anche a pochi chilometri dai centri abitati, con il desiderio di riscoprire il nostro femminile, danzare e cantare, guidati dalla poesia”.
Se, come suggeriva Giorgio Caproni, “forse l’unica risposta è perdersi nella foresta”, il segreto per imparare qualcosa di nuovo e antico in un mondo iperconnesso e ultraveloce è proprio abbassare il ritmo, prendere una pausa e ascoltare chi non può parlare ma è qui da molto prima di noi.
Cinque alberi secolari, scelti tra tutti quelli presenti in Emilia Romagna, saranno protagonisti di altrettanti momenti speciali, in cui avvinarsi alla forza di quelli che possiamo definire i nostri antenati, esseri antichi pieni di dignità, forza e saggezza, da interrogare per riconquistare l’essenziale.
Dopo l’anteprima di sabato 4 giugno a Bagnacavallo (RA), la rassegna prende forma il 2 luglio a Quattro Castella (RE) con le meravigliose Querce secolari e gli ulivi centenari sotto il maniero del Bianello, per proseguire il giorno seguente con il paesaggio paradisiaco di Tizzano Val Parma (PR) e il suo grande Faggio secolare di Misiara Superiore.
Se questo era il punto in cui la prima edizione aveva chiuso i battenti, la traiettoria si rinnova ora con gli appuntamenti del 27 agosto alla Fattoria Poli di Fanano (MO), proprio di fronte allo spettacolare panorama del Cimone, dove troneggia l’Acero Montano, e quello del 28 agosto, presso l’incantevole borgo di Case Mordini a Pievepelago (MO), regno dell’Olmo Montano.
I camminatori saranno guidati dai suoni e dalle parole che faranno da eco alla voce del bosco, mentre le note del violoncello condurranno al cospetto dei giganti verdi. Lo spettacolo mette insieme una serie di testi suggestivi, partendo dai bellissimi versi secenteschi sul mito di Orfeo ed Euridice di Giovambattista Marino, per arrivare a quelli della poetessa Mariangela Gualtieri, che costituiscono delle vere e proprie indicazioni di regia su come vivere questo cammino dedicato agli alberi Madre: un intessersi di parole, note e passi di danza, in un respiro comune, dove i camminatori si troveranno magicamente protagonisti.“Siamo grati alla Regione per aver creduto ancora una volta in questo progetto che lega gli alberi alla poesia, il paesaggio al respiro, la cultura alla bellezza” dice Marco Boschini, coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e direttore artistico del Festival della Lentezza. “È ciò che, con la nostra rassegna, cerchiamo di portare avanti da ormai otto anni”.
“Il mio lavoro per “Alberi in Cammino” – dice Gabriele Parrillo autore di un progetto pluriennale sull’argomento- si è articolato in diverse fasi, ognuna delle quali con i suoi tempi e i suoi compagni di viaggio. Dapprima raccogliere i frutti dello scorso anno, le parole lasciate dai camminatori su foglie\foglio fatte a mano, per condividere un’emozione. Poi c’è il lavoro sul territorio: trovare gli alberi secolari al culmine di un cammino che sia affascinante, possa contemplare dei “teatri” idonei alle nostre stazioni, e che sia fruibile per tutti.
A questo punto c’è il lavoro d’immersione nelle numerose pubblicazioni scientifico\divulgative che ci stanno raccontando una Natura Solidale, che si dimostra sempre più indispensabile per la nostra sopravvivenza.
A questa fase segue la ricerca del materiale poetico, che possa raccontare tutto questo senza grandi sermoni, come solo i versi – e quest’anno anche i miti – sanno fare.
Alla fine, il copione delle parole dovrà entrare nel corpo dell’attore, fondersi con la musica magica del violoncello di Daniela Savoldi, echeggiare per le vallate e mettere radici nei passi danzanti di Cora Steinsleger.
Vi aspettiamo per guardare insieme se l’alchimia avverrà anche quest’anno.
Ecco, questo è il mio teatro verde in versi: una continua scoperta, un rimettersi in gioco, per seguire l’invisibile sulle orme di Mauro Vizioli, artista dal cuore grande e dall’arte finissima che ci ha lasciati, a cui la rassegna di quest’anno è dedicata”.
Gabriele Parrillo, attore e regista romano, insegnante Linklater per liberare la voce naturale. Trasferitosi in Appenino, ha dato vita a un teatro in cammino a cielo aperto, sull’onda del successo del Cammino del Perdono, partito dal Castello di Canossa (2010-2018), che ha avuto diverse edizioni e visto la partecipazione di numerosi artisti, fra cui Luigi Lo Cascio. Alberi in Cammino è il suo nuovo progetto insieme al Festival della Lentezza, quest’anno alla seconda edizione.
Gli incontri si svolgeranno dalle 17:00 alle 19:00 (fatta eccezione per l’appuntamento di Quattro Castella, dalle 18:00 alle 20:00), e avranno la caratteristica di un facile cammino di circa 30/45 minuti per raggiungere l’albero, dove si terrà lo spettacolo, con ritorno previsto prima del crepuscolo.
Per partecipare gratuitamente agli eventi sono già attive le prenotazioni su: https://turbolenta.org/alberi-in-cammino/
Per informazioni sul luogo: tel. 3474585280.