La IX edizione del Festival della Parola è dedicata a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
Il suo programma principale apre i battenti il 28 giugno al Centro Giovani Federale, per poi proseguire dal 29 giugno al 5 luglio nella Pergola della Corale Verdi.
Organizzata dalla APS Rinascimento 2.0 con la volontà di proseguire un discorso sul valore delle parole, intende far (ri)scoprire alcuni aspetti dell’unicità e della figura di Pasolini, puntando a instillare la curiosità dell’approfondimento, il desiderio di (ri)vedere i suoi film, (ri)ascoltare le sue canzoni, (ri)leggere i suoi scritti, le sue poesie, i suoi articoli che hanno fatto storia.
Pasolini è uno dei più grandi pensatori generati dal nostro Paese. Uno che, usando le parole di Oriana Fallaci in una struggente lettera, scritta post mortem a PPP, “ha provato a insegnarci che bisogna essere sinceri a costo di sembrare cattivi, onesti a costo di risultare crudeli, e sempre coraggiosi dicendo ciò in cui si crede: anche se è scomodo, scandaloso, pericoloso”.
Numerosi in questa edizione i contributi e le produzioni in prima nazionale in omaggio a PPP: dopo l’anteprima andata in scena lo scorso 28 maggio a Palazzo del Governatore con l’incontro dedicato a Il senso di Pasolini per il calcio, nella serata inaugurale (il 28 giugno alle ore 21), in prima nazionale, ci sarà lo spettacolo A PA’, nel quale Stefano Massini svilupperà alcuni aspetti della vita personale e artistica di PPP che si alterneranno a canzoni scritte dallo stesso Pasolini e altre a lui dedicate da diversi cantautori (Giovanna Marini, Gaber, De André), cantate da Elena Pau, arrangiate da Alessandro Nidi ed eseguite dalla FOI “Bruno Bartoletti”, tra cui, appunto A Pa’, la canzone scritta da De Gregori per Pasolini, fino a LA POESIA È DEI SANTI E DELLE BESTIE (il 9 settembre, ultimo appuntamento del Festival 2022), una serata di musica e poesia con il più pasoliniano dei poeti viventi: Franco Arminio, nella splendida cornice della Corte Agresti di Traversetolo (PR).
Ma questa edizione del FESTIVAL DELLA PAROLA non sarà esclusivamente un viaggio nel nome di Pasolini.
Verranno infatti ricordate le stragi di Capaci e di Via D’Amelio, nello spettacolo “TESTE DI MINCHIA, 30 ANNI DI DOPO” (29 giugno) di e con Giulio Cavalli, supportato da Ivan Merlini al violoncello e Federico Rama alla chitarra elettrica. Si parlerà di futuro, un futuro fantascientifico, in un incontro omaggio a Isaac Asimov, morto nel 1992: protagonista, tra gli altri, lo scienziato Vittorio Gallese.
Anche altri contenuti del FESTIVAL DELLA PAROLA saranno rivolti al futuro dell’umanità, ossia alle nuove generazioni, al loro modo di intendere la vita (lo spettacolo di Fabrizio Coniglio “TUTTI A CASA MIA” (30 giugno) sarà un compendio di tanti scritti e riflessioni raccolte durante il lockdown), ai loro problemi (una mostra di Fogliazza, con disegni e rime, racconterà con taglio inedito il disagio giovanile, e sotto sotto genitoriale). E in un certo senso di futuro (un futuro tutt’altro che certo qualora il conflitto nella vicina Ucraina dovesse allargarsi ad altri Paesi) si parlerà anche nell’incontro colloquiale che vedrà come protagonisti il 2 luglio inviati di guerra.
Questa edizione del Festival si pregerà poi della presenza di Michela Marzano: con lei il 3 luglio parleremo anche di Fascismo, in un anno simbolicamente importante per la città di Parma (ricorre infatti il centesimo anniversario delle Barricate del 1922).
Come sempre un nutrito FUORI FESTIVAL arricchisce il cartellone con tre diverse rassegne itineranti (undici produzioni artistiche) per rendere omaggio anche ad altri massimi esponenti della cultura italiana, nel 100° anniversario della loro nascita, come Margherita Hack, pioniera nel campo della scienza e al contempo icona del pensiero libero e anticonformista, Renata Tebaldi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi. Agli spettacoli sinestetici di Musica in-Chiostro (protagonisti, il 21 luglio, Ginevra di Marco e Francesco Magnelli e i musicisti della FOI Bruno Bartoletti l’8 e il 28 luglio) e alle Pedalate con Quisquilie Letterarie, da quest’anno si aggiungeranno i concerti con guida all’ascolto della rassegna A voce spiegata …l’Opera in Corale, a cura della Corale Giuseppe Verdi di Parma. Da segnalare il 28 luglio alla Casa della Musica, NOTE NEL SILENZIO, un concerto dedicato interamente alle donne compositrici, silenziate nei secoli dal maschilismo imperante. Quest’anno il FESTIVAL DELLA PAROLA per la parte creativa si è affidato al talento riflessivo di Fogliazza, autore dell’immagine di copertina dedicata a Pasolini e della mostra Bébighéng – I figli degli altri (dal 1° luglio al 31 agosto negli spazi esterni del Circolo Pro Parma).
La conferenza stampa svolta stamattina nella cornice della pergola della Corale Verdi, ha visto, a fianco di Manlio Maggio, curatore del Festival, Enrica Valla, presidente Corale Verdi Parma, Raffa Flora, dirigente Settore Cultura e Giovani, Comunicazione e Promozione del Territorio del Comune di Parma, e Francesca Magri, responsabile attività culturali della Fondazione Cariparma.
Il Festival della Parola, organizzato e promosso da Aps Rinascimento 2.0, è realizzato grazie ad Opem, main sponsor, e Marella srl, con i contributi di Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma, Comune di Sorbolo e Mezzani, Comune di Traversetolo. È reso possibile da molte e preziose sinergie: con Net Project, Provincia di Parma, Parma io ci sto!; dalla collaborazione di FOI Bruno Bartoletti,Gruppo Cooperativo Colser Aurora Domus, Gruppo Scuola, Centro Giovani Federale, Centro Giovani Montanara, Corale Verdi, Fondazione Magnani Rocca, Villa Meli Lupi, FIAB Parma, FAI Parma, City Angels.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni e prenotazioni E-mail [email protected] e Whatsapp 3207133650.
Tutto il programma su: www.festivaldellaparola.it.