Sicurezza, degrado, vigili di quartiere, aeroporto e stadio: da un mese a questa parte sono questi i temi posti al centro della campagna elettorale per eleggere la nuova amministrazione che guiderà la città.
Temi importanti e di diffuso interesse ma che a noi, attiviste della Casa delle donne e del Centro antiviolenza, non bastano.
Vorremmo, ad esempio, che candidati e candidate affrontassero questi argomenti non partendo da una posizione di ostentata neutralità, ma piuttosto ponendosi in un’ottica di genere.
E vorremmo anche che a queste questioni se ne aggiungessero altre, per noi di altrettanto interesse e importanza.
Perché nel dibattito elettorale spesso ci si dimentica che viviamo tuttora in una società in cui discriminazioni e pregiudizi segnano l’esistenza di molte persone e in cui la disparità di genere è ancora ben presente in molti ambiti della vita.
Le donne vengono pagate meno per svolgere gli stessi lavori degli uomini; il lavoro di cura non retribuito (dei figli, della casa, delle persone non autonome) è ancora sulle loro spalle, sebbene molte siano lavoratrici.
Molte donne sono ancora vittime di violenza, centinaia, negli ultimi anni, sono state uccise da partner ed ex partner, genitori, figli, conoscenti e spasimanti.
Anche questi ci sembrano temi che meritino un confronto pubblico, perché riteniamo che la futura amministrazione cittadina dovrebbe avere il compito – anzi il dovere – di pensare Parma, i suoi spazi, i suoi ritmi, la sua organizzazione in termini di genere, chiedendosi se la città in cui viviamo ponga o meno ostacoli alle donne e alle altre soggettività, se consideri – o ignori – la loro esperienza quotidiana.
Per questo, come Casa delle donne e Centro antiviolenza, abbiamo invitato i candidati e le candidate sindaco a un confronto pubblico per dare loro modo di raccontare alla città cosa ne pensino e come intendano impostare la nostra convivenza per i prossimi 5 anni.
L’appuntamento è alla sala civica Bizzozero giovedì 26 maggio, ore 21.