Un concerto per rivivere tutta la maestosa opulenza della Roma di fine XVII secolo, quando la musica era un veicolo privilegiato per la diffusione in terra della grandezza della corte papale e della gloria di Dio.
Domenica 1 maggio alle 17.00, nella Chiesa di San Rocco a Parma, si terrà il concerto “Arcangelo Corelli, l’Orfeo romano” organizzato da Alessandro Ciccolini, docente di Violino Barocco del Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma.
Per l’occasione sono stati riuniti i Dipartimenti di Musica Antica e di Archi dell’Istituto, creando un grande organico orchestrale il cui intento, grazie ai numerosi e talentuosi allievi e ad alcuni docenti che aderiscono al progetto, è riproporre la monumentale forma musicale del Concerto grosso, che caratterizzò la scena musicale romana della fine del XVII secolo.
I 12 Concerti grossi op. 6 di Arcagelo Corelli furono pubblicati ad Amsterdam nel 1714 dal famoso editore di musica Etienne Roger, un anno dopo la morte del celebre compositore.
Molto probabilmente una buona parte di queste composizioni era stata già composta diversi anni prima della loro pubblicazione.
Il celebre organista tedesco Georg Muffat, durante il suo soggiorno a Roma negli anni 1681-92, era rimasto molto impressionato dall’esecuzione di composizioni dirette da Corelli in persona.
Quello che colpì profondamente Georg Muffat, fu il “copiosissimo numero di Suonatori” di cui erano costituite le orchestre romane: in alcune occasioni, il numero totale di musicisti impegnati poteva con facilmente arrivare a settanta, ottanta o addirittura centocinquanta.
Il nutrito organico orchestrale, denominato appunto Concerto grosso, sarà contrapposto al piccolo nucleo solistico rappresentato dal Concertino, costituito da 2 violini, violoncello e clavicembalo, creando interessanti e maestosi contrasti sonori.
L’ingresso al concerto è gratuito.
È consigliata la prenotazione compilando il form a questo link: bit.ly/PrenotazioniBoito.