Le attività laboratoriali del progetto culturale “Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio”–realizzato dall’associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali e sostenuto da Fondazione Cariparma, nell’ambito del bando “Leggere crea indipendenza”–hanno toccato diverse fasce di età, dagli adolescenti (proprio in questi giorni terminerà il laboratorio alla scuola media Vicini, condotto da Carlo Ferrari), agli adulti, alle persone over 60.
In queste settimane nella scuola primaria Vittorio Bottego di Parma, il percorso di lettura ad alta voce ha lanciato una nuova sfida, rivolgendosi ai “lettori in erba”, bambini e bambine delle classi prime e delle classi quarte che, guidati dall’esperienza e dalla sensibilità delle attrici Francesca Grisenti e Sandra Soncini, si sono messi in gioco nella lettura e nell’ascolto.
I capitoli del romanzo di Collodi “Le avventure di Pinocchio” hanno aperto anche in questo caso un ventagliodi possibilità per indagare insieme ai più piccoli diverse tematiche, sottolineando al tempo stesso il carattere prezioso della relazione, allenando l’ascolto epromuovendo il dialogo
“I bambini si sono impegnati tantissimo nella lettura ad alta voce” racconta Sandra Soncini “tuttavia per loro era difficile leggere con la consapevolezza di farsi ascoltare dai propri compagni.
Il laboratorio è stato importante per prepararli a questo, a narrare ma anche ad ascoltare e ad ascoltarsi. Ci siamo concentrati molto sull’origine di Pinocchio, sul tema della nascita, e dunque sull’inizio, anche della lettura stessa; abbiamo lavorato sulla voce di Pinocchio pezzo di legno, che poi diventa burattino e infine bambino.
Lo scopo del progetto era appunto creare una lettura di relazione, lavorando sulle intonazioni, sul senso delle parole, attuando anche un piccolo processo di drammatizzazione attraverso i dialoghi fra i personaggi”.
Anche per i lettori più giovani è stato usato il romanzo in edizione integrale: “i bambini conoscevano già la storia,ovviamente, ma abbiamo spiegato loro che il testo originale era molto più lungo rispetto a quello raccontato nei cartoni animati o nella favola tramandata a voce. Molti di loro, incuriositi, hanno poi comprato il romanzo integrale”.
Diverso è stato poi l’approccio alla lettura dei bambini più piccoli: ”hanno prestato tantissima attenzione” ha proseguito Soncini “divertendosi a dare voce a tutti i personaggi, non solo a Pinocchio. Abbiamo improntato il lavoro alla lettura, ma anche all’espressività, al gesto che accompagna la parola.
Era importante evocare l’atmosfera della storia, così che abbiamo preferito dare spazio all’interpretazione istintuale dei bambini, al loro modo speciale di rivelare le sfumature di un personaggio.
Ognuno ha dato la sua personale versione, anche chi scolasticamente era più in difficoltà riusciva a tirare fuori qualcosa d’interessante, e ascoltarsi a vicenda ci ha arricchito, ci ha permesso di confrontarci”.
Durante i laboratori nella scuola primaria è stata realizzata anche una registrazione audio delle letture, che consentirà la creazione di un podcast, finalizzato all’ascolto in classe.
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