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Distretto del prosciutto di Parma Academy: le associazioni animaliste dicono “No”

Le associazioni animaliste Parma Etica, Avi Parma, Enpa Parma, Meta Parma, Oipa Parma dicono No al progetto Distretto del prosciutto di Parma Academy, che verrà presentato ufficialmente lunedì 4 aprile e realizzata entro giugno 2023.

Il progetto è partito da un’idea dell’imprenditore Carlo Galloni della Fratelli Galloni Spa, all’epoca capo consulta Prosciuttifici dell’Unione Parmense degli Industriali, in accordo con la Provincia di Parma capofila e con l’adesione del Comune di Langhirano, Unione Montana Appennino Parma Est, Unione Pedemontana parmense, a cui si sono aggiunti altri soggetti finanziatori tra cui Fondazione Cariparma, Consorzio del Prosciutto di Parma, Unione degli Industriali, Parma io ci sto e Opem spa.

Nel comune di Langhirano in provincia di Parma, “nonostante l’emergenza climatica sempre più incalzante, si sta progettando una nuova struttura che non sarà un semplice contenitore di macchinari, ma un vero prosciuttificio in miniatura, una vera e propria scuola del prosciutto” scrivono le associazioni.

“Non è bastata l’emergenza climatica a fermare gli allevamenti intensivi, non è bastato l’allarme degli scienziati a fermare la produzione intensiva di carne e salumi. Non è bastata una zoonosi e una pandemia a far capire che bisogna iniziare a rispettare la natura e diminuire inquinamento e consumo di carne. Nonostante gli appelli di scienziati e associazioni per diminuire la produzione e contrastare gli allevamenti intensivi, invece di fermarsi si pensa ad aumentare ancora la produzione nel futuro”.

“Le associazioni animaliste e ambientaliste parmensi, essendo impossibile chiedere il rispetto degli animali a chi li trasforma in prosciutti, chiedono in ogni caso il rispetto dell’ambiente e la tutela del pianeta, ormai tematiche fondamentali che non si possono più ignorare. Il rispetto dell’ambiente e del pianeta non può andare di pari passo con l’eccessivo allevamento di animali e l’eccessiva produzione di carne e salumi, pertanto si richiede di fermare questo progetto, interrompendolo e convertendolo verso le nuove scelte vegetali. È ormai chiaro a tutti quanto l’eccesso di allevamenti, produzione e consumo di carne siano ormai un gravissimo problema da dover risolvere o quanto meno diminuire. Un’ Accademia del Prosciutto Vegetale sarebbe in linea con le scelte “green” di tante altre aziende che stanno puntando al vegetale per il rispetto del pianeta, e in linea con il progresso stesso che non può più prescindere dal rispetto della natura e della terra su cui tutti viviamo. Il pianeta va lasciato anche alle future generazioni, non continuiamo a distruggerlo” commentano gli animalisti.

“No a nuove strutture di intensificazione, sì al cambiamento”

“Bisogna diminuire la produzione di carni e salumi. Non aumentarle”.

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