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5 e 6 aprile- A Teatro Due Misericordia di Emma Dante: una favola contemporanea tra miseria e amore


È
una favola contemporanea che racconta la fragilità delle donne e la loro sconfinata solitudine Misericordia di Emma Dante, in scena a Teatro Due martedì 5 e mercoledì 6 aprile alle ore 20.30.


Emma Dante, regista teatrale, lirica e cinematografica fra le più amate in Europa, ha scritto e diretto lo spettacolo, rimasto bloccato dalla pandemia due anni fa poche settimane dopo la prima al Piccolo di Milano.

Le recite sono riprese quest’estate, mentre debuttava anche Pupo di Zucchero che il pubblico di Parma ha potuto vederein Arena Shakespeare, entrambi gli spettacoli in seguito sono stati presentati al Festival di Avignone dove hanno conquistato il pubblico e la critica consacrando Emma Dante papessa siciliana.

Filo rosso che lega i due allestimenti è la condizione di miseria in cui vivono i personaggi, una povertà dalla quale emerge uno struggente e poetico affresco umano, due lavori che distillano la quintessenza dell arte di Emma Dante, in cui si sposano le più arcaiche tradizioni siciliane e la modernità del suo sguardo.

In scena Manuela Lo Sicco, che per il suo ruolo in Misericordia è stata insignita del premio Ubu come migliore attrice, Italia Carroccio, Leonarda Saffi e Simone Zambelli.

Tre puttane e un ragazzo menomato vivono in un monovano lercio e miserevole. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto, sulla soglia di casa, offrono ai passanti i loro corpi cadenti.

Arturo non sta mai fermo, è un ragazzino ipercinetico. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa.

La madre di Arturo si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era piena di musica e Lucia ballava per i maschi. Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì.

L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo e Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce.

Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino.

Dopo Via Castellana Bandiera e il trionfo ai nastri d’argento con Le sorelle Macaluso (miglior film, migliore regia, ma anche premi per la produzione, il suono e il montaggio) Emma Dante sta lavorando al suo terzolungometraggio, che sarà tratto proprio da Misericordia.

Info e biglietteria: big[email protected] Tel. 0521.230242 www.teatrodue.org

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