Home » Cultura&Spettacoli » 9 aprile- “Dipinti Bugiardi” di Alexander Ozerski in mostra allo Studio Bertani: sogni, miti e fantasia nel racconto dei ricordi

9 aprile- “Dipinti Bugiardi” di Alexander Ozerski in mostra allo Studio Bertani: sogni, miti e fantasia nel racconto dei ricordi


Lo Studio Bertani presenta la mostra personale “Dipinti Bugiardi” di Alexander Ozerski, a cura di Evelin Milazzo.
Il 9 ed il 10 Aprile, riaprono gli eventi nello Studio Bertani, già sede di Brunch in The Office e di alcuni appuntamenti di Week End Letterari Fest, e si riparte con una mostra personale del pittore Alexandr.

Le opere esposte saranno occasione di incursioni artistiche e teatrali durante tutta la durata della mostra che terminerà con un’asta benefica.
Alexander Ozerski nasce a Sverdlovsk, oggi Ekaterinburg, nel 1982 dove forma e delinea il primo carattere, con i ricordi e le immagini riprese nell’ambito delle sue prime e più personali opere in cui predominano storie di contadini o a sfondo politico e sociale, in un indistrutto legame e orgoglio nazionalista verso la terra natia.

Figlio di una musicista, nipote di una grande ginnasta che lo crescerà negli anni dell’infanzia, le origini della sua famiglia affondano le radici in una nobile aristocrazia e portano con sé il germe dell’arte in diverse sue manifestazioni.
Un imprinting di tipo matriarcale sembra dare vita ai tratti somatici così duri e all’animo così vero di tutte le sue donne. Figure femminili che rivivono e trovano forma e posto nei volti, nei tormenti, nella forza dei caratteri che vibrano attraverso il colore steso, a volte “schiaffeggiato” sulla tela.
Da dove deriva il titolo della mostra ce lo illustra la sua curatrice Evelin Milazzo: “Dipinti Bugiardi racchiude un piccolo excursus tra mito e memoria, tra racconto e fantasia cui fanno da corona atmosfere dark e magiche, folkloristiche o intime.

Chi visiterà la mostra sarà avvolto da creature mitologiche che si alternano a dee e protagoniste di fiabe, fiere nello sguardo, austere ed eleganti nel portamento, sensuali e femminili, passando attraverso immagini di donne vere nella cui semplicità possiamo riconoscerci.
La mostra vuole essere un invito ad andare “oltre” il significato strettamente letterale della “bugia” intesa come racconto volutamente alterato di una realtà con un preciso scopo e a liberare questa parola da ogni sua accezione negativa per coglierne un senso più ampio legato alla natura dei soggetti rappresentati dalla mano di Alexandr, sottolineando come il ricordo, il sogno, la fantasia portano in sé fisiologicamente una parte di involontaria menzogna.


Di seguito le 6 tele in esposte:
01. Vasilissa la Bella. La bella Vasilissa subisce umiliazioni e maltrattamenti da matrigna e sorellastre. Viene costretta ai lavori più duri e financo la sua vita viene messa volutamente in pericolo per invidia e malvagità. E come in Cenerentola, Vasilissa sopravvive anche all’incontro con la strega Baba Yega, da cui viene mandata con l’intento di farla morire. Alla fine delle sue avventure, Vasilissa giungerà alla corte dello zar che innamorandosi di lei la sposerà. Ed è così che Alexandr ce la mostra: regale, austera, fiera. Nella profondità dello sguardo la sua storia e il suo segreto mai rivelato a nessuno, nemmeno allo zar. Bellezza e regalità esaltate e sottolineate dalla scelta dell’oro stagliato su uno sfondo di zaffiro che delinea e definisce la femminile sinuosità della fanciulla.
02. Baba Yega – La strega con la casa sulle zampe di gallina
Una delle figure più controverse della mitologia europea, divenuta poi un personaggio fiabesco delle fiabe russe più moderne, è Baba Yaga. Iconograficamente è conosciuta come una vecchietta che vive nel bosco in una casa che poggia su due zampe di gallina. Antropologicamente possiamo intenderla come strumento iniziatico in un rito di passaggio per l’eroe o per i ragazzi. Alexandr la raffigura riprendendo gli aspetti più inquietanti e tetri di questo personaggio che risalta nelle tenebre nella sua veste bianca e sovrasta lo spazio e l’animo di chi osa guardare nei suoi occhi. Incute timore e ci trasporta in un attimo nelle nostre paure più recondite, del buio, delle streghe, in quella sensazione di esser soli dinanzi a qualcosa per noi terrificante.


03. Leshy lo spirito della foresta
Protagonista defilato di ogni fiaba e mito è la natura. Nella mitologia antica essa veniva personificata amplificandone così il valore e l’origine sovrannaturale. La terra, il vento, il mare… divinità e natura insieme in una commistione fortemente sentita e rispettata dall’uomo. Nel dipinto che ritrae Leshy viviamo questa esperienza: lo spirito della foresta che si confonde con essa assumendone le sembianze e dominandola al tempo stesso con la sua presenza così imperiosa e dura. La presenza dell’orso nel dipinto di Alexandr riprende un certo filone di racconti di questo personaggio che lo vuole circondato da branchi di lupi o di orsi.


04. Lada – dea dell’amore e della bellezza
Lada, dea dell’amore e della bellezza, in un trionfo di colori sgargianti. Protettrice della fertilità, nella mitologia Slava è associata al Sole, alla pioggia e alle calde notti estive. Tutti elementi propizi a incoraggiare l’amore, da quello romantico a quello passionale fino all’amore che, come il Sole, è fonte di vita.
Alexandr si discosta dall’iconografia tradizionale che vedono le vesti di Lada legati alla natura, alle piante, agli animali e ci propone invece un modello che mira ad esaltare la sua figura di donna sicura e forte, dolce e severa.
05. Rusalky
Ancora una personificazione di elementi della natura legati all’acqua. Nella tradizione slava ci imbattiamo nelle Rusalki, spiriti e demoni femminili. Come per le altre figure, anche queste vivono una controversia iconografica: ora bellissime donne, ora corpi smunti e scheletrici. Quest’ultima l’accezione ripresa da Alexandr: qualcuna nuota nel laghetto circondato da Platani, le altre emergono fuori sembrano venire incontro a noi che le osserviamo coi loro sguardi vuoti e per questo penetranti.

06. Maslenitsa
Rammenta i festeggiamenti in maschera della Maslenitsa, il carnevale russo e probabilmente la più antica festa slava tramandata fino ad oggi.
Un variopinto mondo di festa, celebrato con cibo e bevande, tra sorrisi liberi e spontanei, sguardi sereni di chi gioisce e libera la mente e il cuore da ogni affanno, anche se per una giornata soltanto.
Filo conduttore dei dipinti bugiardi è senz’altro l’amore, non fisico, non carnale. Amore legato all’infanzia e alla propria storia, a ciò che ad Alexandr è stato tramandato e raccontato e, di questo, ciò che a lui è rimasto impressionato come fuoco nella mente.
Ogni dipinto è una scelta che esclude qualcos’altro. Pertanto ognuno di essi ha una sua specifica importanza perché è rimasto negli anni vivo come ricordo o fantasia per arrivare oggi sotto i nostri sguardi che a loro volta uniranno queste immagini ad altre già presenti nella nostra mente.
Evelin Milazzo è di origini siciliane nasce a Caltanissetta nel 1978. A vent’anni si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea in DAMS.

Bologna offre l’occasione di frequentare diversi ambienti legati al teatro che rimane sempre una passione forte e che riveste un’importanza fondamentale nel suo percorso personale.

L’interesse per il teatro va di pari passo con la passione per la scrittura (coltivata in modo naturale già in età scolare) e per tutto ciò che ha la sua natura nel mondo della creatività.

Trasferita a Parma, dove tuttora vive e lavora, collabora per la presentazione di mostre d’arte personali di artisti locali.


In apertura di mostra, dopo la presentazione a cura della curatrice sarà la volta di Loredana Scianna che terrà un incontro di letture scelte sulle tematiche dei quadri, per far entrare e meglio comprendere ai fruitori dell’esposizione le emozioni e i sottotesti che dagli stessi promanano.
Loredana Scianna è attrice e danzatrice diplomata all’Atelier di Teatro Danza della Paolo Grassi di Milano, si forma prima come danzatrice-coreografa.e successivamente prosegue gli studi sulle tecniche vocali (con Mario Maldesi per il doppiaggio cinematografico, con diversi maestri della scena contemporanea in teatro).

Socia fondatrice di Europa teatri, collabora costantemente con altri teatri, associazioni e compagnie del territorio per organizzazione di rassegne (Fondazione Prometeo, Lenz Teatro, ParmaFrontiere), per la produzione di spettacoli (Europa Teatri, Teatro del Cerchio, Compagnia Stalker) e svolge regolarmente attività di formazione per attori e danzatori.

Collabora inoltre da diversi anni con diversi artisti che agiscono su differenti linguaggi (attori, coreografi, musicisti e artisti visivi).

Tra le ultime creazioni di cui firma la regia “IL SOLDATINO DI STAGNO” con Yannick De Sousa Mendes.
A fine mostra, l’asta benefica dei quadri a cura di APE.
APE, al secolo Aldo Piazza, è dj, comico, showman, soubrette, ma soprattutto una delle drag queen più famose d’Italia, e qui sarà il banditore dell’asta il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza.

La mostra “Dipinti Bugiardi” ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma e il programma sarà dunque il seguente:
Luogo: Studio Bertani, Strada al Ponte Caprazucca 7, Parma (PR) info: [email protected]

Date: 9 e 10 aprile 2022
Orari di apertura: 10,30-13,00 e 15,30-19,00

In particolare sono previsti i seguenti appuntamenti:
9 aprile 2022
ore 10:30 inaugurazione mostra e relazione a cura della curatrice Evelin Milazzo e saluti istituzionali
ore 11:00 incontro di lettura a cura di Loredana Scianna.
10 aprile 2022
ore 17:30 asta benefica a cura di APE
Incursioni teatrali e artistiche durante gli orari di apertura della mostra.
Il ricavato dell’asta benefica verrà devoluto in beneficenza.
Evento facebook al seguente link: https://www.facebook.com/events/512362373731237

L’evento è in fase di inserimento sulla piattaforma Parma 2020+21.

Si ringraziano:
Comune di Parma, Gaiaitaliapuntocom edizioni, Exit, Art & Magazine, SC Web Agency, Europa Teatri.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*