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Negli ultimi due o tre anni il trading online è tornato fortemente alla ribalta, soprattutto in Italia. Tra i protagonisti assoluti di questo exploit c’è senza dubbio eToro: il broker l’anno scorso ha tagliato il traguardo dei venti milioni di utenti iscritti alla sua piattaforma ed ha registrato dei risultati eccellenti. I nuovi clienti sono cresciuti ad un ritmo praticamente raddoppiato rispetto al passato e lo stesso si può dire anche per quanto riguarda i volumi scambiati quotidianamente sulle sue piattaforme di trading.
Ma anche il broker olandese Degiro è riuscito a conquistarsi il suo spazio: l’arma segreta del suo successo è stato il lancio della negoziazione online dei titoli delle mimgliori borse europee e statunitensi a zero commissioni. Anche Degiro, che è attivo in Italia fin dal 2015, ha registrato un importante crescita del numero dei suoi iscritti e delle transazioni effettuate giornalmente sulle sue piattaforme. Chi decide di iniziare ad investire sui mercati finanziari deve anche prendere una scelta sul suo intermediario di fiducia: bisogna fare un confronto per individuare la soluzione migliore.
Regolamentazione e modalità di accesso ai mercati
Parlando di piattaforme di trading non si può non iniziare ricordando l’importanza di scegliere solo broker regolamentati. Il trading è un’attività che presenta già un suo livello di rischio, quindi è fondamentale affidarsi ad intermediari sicuri. Sotto questo punto di vista eToro e Degiro offrono ampie garanzie, visto che entrambi hanno ottenuto le licenze da diverse autorità di controllo(CySEC, FCA e ASIC per eToro, AFM e CySEC per Degiro) e l’autorizzazione della Consob a prestare i propri servizi anche in Italia.
Nella recensione di etoro vs degiro pubblicata su Startborsa.com vengono illustrate le caratteristiche di ciascun broker, così che l’utente possa scoprire quale sia quello più adatto alle proprie necessità. La differenza più importante tra i due intermediari si riscontra nelle modalità di accesso ai mercati a disposizione degli utenti. Degiro è un broker esclusivamente DMA, quindi con accesso diretto, che si limita solo all’esecuzione delle operazioni, mentre eToro è un broker ibrido, che dà l’accesso diretto ad alcuni mercati e permette di fare trading con i CFD su altri asset.
Differenze tra le piattaforme di trading di eToro e Degiro
La seconda grande differenza va riscontrata nei mercati su cui è possibile investire. Essendo un broker ad accesso diretto, Degiro permette di investire sugli asset che sono quotati sulle più importanti borse europee e americane, quindi azioni, opzioni, ETF, warrant, futures ed obbligazioni. Grazie alla sua natura ibrida, eToro permette di negoziare una gamma di asset praticamente infinita :si possono acquistare in maniera diretta azioni e criptovalute, ma con i CFD si può investire anche nel forex, nelle materie prime, negli indici e così via.
I due broker si sono impegnati tantissimo per poter offrire ai loro utenti delle piattaforme intuitive e semplici da usare. Quella di eToro permette di utilizzare strumenti e funzionalità molto utili come il Copy Trading ed il conto demo, mentre quella di Degiro rimane un po’ più spoglia. Pur non avendo una sezione dedicata alla didattica, i prodotti di base vengono ben spiegati nelle pagine di riferimento e non è previsto un importo minimo per il primo investimento: si può iniziare anche con un solo centesimo.
Chiudiamo questo confronto analizzando i costi delle due piattaforme di trading, La registrazione è gratuita in entrambi i casi. Gli utenti di Degiro possono prelevare gratuitamente, mentre quelli di eToro devono pagare una commissione di cinque euro. Inoltre, eToro prevede una commissione di 10 euro che scatta dopo 12 mesi di inattività. Tutti e due i broker invece applicano delle commissioni di conversione. Non sono previste commissioni per chi acquista azioni ed ETF i modo diretto tramite eToro, che invece applica uno spread ed una commissione di overnight a chi investe con i CFD. Su Degiro ci sono 200 ETF negoziabili gratuitamente, mentre per le azioni, le obbligazioni ed altri fondi ci sono delle commissioni variabili e fisse.