Il 12 febbraio apre i battenti al Palazzo del Governatore la tanto attesa mostra ‘I Capannoni a Parma’ a cura del Centro Studi e Movimenti prevista nell’autunno del 2020 e presentata online con l’omologo libro edito da Mup nel novembre dell’anno di Capitale della Cultura causa pandemia.
Ancora oggi, nel gergo parmigiano, il termine “capannone” è sinonimo di rozzo, triviale e in tanti, a Parma, lo usano per definire quegli individui che fuoriescono dall’etichetta dei modi urbani, civili, borghesi.
Tutti lo usano ma pochi, soprattutto tra i più giovani, sanno quale sia la sua origine, intimamente legata a una storia specifica di Parma, allo sventramento dell’Oltretorrente da parte del regime fascista e all’allontanamento di molte famiglie in caseggiati ultrapopolari in zone fuori dal centro urbano: i Capannoni appunto, così soprannominati per la loro forma a capanna.
La mostra, aperta da Sabato 12 febbraio, fino a Lunedì 25 aprile 2022, ripercorre la loro storia inserendola in quella della città prima e dopo la loro edificazione negli anni Trenta, per capire le ragioni che portarono il regime fascista a costruirli, cosa essi divennero per le persone che vi abitarono e le difficoltà che le amministrazioni democratiche del dopoguerra incontrarono nell’abbatterli.
Oltre a una ricca parte fotografica e documentaria ‒ ricostruita con un’ampia ricerca condotta in archivi pubblici e collezioni private ‒ nella mostra sarà proiettato anche il video Capanòn di Roberto Azzali che, nei decenni passati, ha raccolto diverse e preziose testimonianze di persone che vissero nei Capannoni.
La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì con orario 9-13 / 15-19; sabato e domenica con orario continuato dalle 9 alle 19. L’accesso sarà libero e gratuito.
Su richiesta, si organizzano visite guidate per gruppi il sabato mattina (ore 10.30) e pomeriggio (ore 16) al costo di 7€ a persona, che si attiveranno solo se verrà raggiunto un numero minimo di 20 persone. Per info e prenotazioni scrivere a [email protected]
I Capannoni a Parma
Storie di persone e di città
progetto a cura di
Centro studi movimenti
Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma
con la collaborazione di
Archivio di Stato
Archivio storico comunale
Mup editore
Fondazione Museo Guatelli
con il contributo di
Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo
Regione Emilia Romagna
Comune di Parma.
e di
Fondazione Matteo Bagnaresi, Cooperative Proges, Multiservice, La Giovane, Nau, Parma 80, Legacoop, Consorzio Zenit, Salvatore Robuschi, Cooperativa edile artigiana, Buia Nereo costruzioni, Koppel ascensori, Alberto Chiesi.
Info: [email protected]