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18 e 19 dicembre- ‘Memoria di scimmia’: in scena l’ultima creazione di Festina Lente Teatro


Debutta al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia sabato 18 dicembre (ore 20.30) e domenica 19 dicembre (ore 15.30) la nuova creazione di Festina Lente Teatro “Memoria di scimmia” liberamente tratta da “Relazione per un’accademia” di Franz Kafka, regia di Andreina Garella che, insieme a Mario Fontanini, dal 2003 cura il progetto di teatro e salute mentale, realizzato in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, AUSL Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia, Scandiano, Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia, Associazione Sostegno e Zucchero.

 

Il testo di F.Kafka del 1917, filo conduttore dello spettacolo, è il racconto di una lenta trasformazione da animale a uomo che ha come protagonista una scimmia addomesticata, catturata durante una spedizione di caccia nella Costa D’Oro e rinchiusa in una gabbia. Per riavere la libertà, l’animale decide di imitare l’uomo. Non più scimmia, ma neanche uomo. Difficile accettare regole e compromessi, difficile vivere nella norma sociale. La sua trasformazione in uomo la costringe ad adattarsi ad un sistema sempre più violento e frenetico e a perdere l’ancestrale capacità di meravigliarsi. È una metafora dell’omologazione dell’essere umano, la difficoltà di non essere accettati per quello che si è, costretti a rinunciare alla propria natura, al proprio sè, per seguire i comportamenti convenzionali imposti dalla società.

 

Lo spettacolo vede in scena un gruppo di persone con fragilità e disagio psichico che con fatica si adatta ad una società sempre più performativa: Stefano Barbieri, Luciano Bertazzoni, Francesco Campana, Giovanni Coli, Antonio Cirillo, Gaia Gambarelli, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Linda Incerti Formentini, Patrizia Marcuccio, Cristina Marconi, Stefano Marzi, Ivana Pisciotta, Matilde Salvino, Arianna Scanzani, Massimo Torri, Aurelio Vergai, accompagnati dalle musiche del Duo Novo Millennio composto da Andrea Medici (clarinetti), Lorenzo Munari (fisarmonica), Andrea Fontani e Simone Carucci (percussioni).

Spesso nei racconti di Kafka protagonista è l’animale, in particolare l’oggetto delle sue opere è il complesso legame che si intreccia tra i due universi. Nell’avvicinarsi all’animale Kafka decide di avvicinarsi ai vinti e per un attimo di “abbandonare la posizione eretta” per avere uno sguardo diverso sul mondo. Forse lo sguardo animale della scimmia ci può aiutare a ritrovare piccoli spazi di libertà e un atteggiamento di empatia con gli altri, superando pregiudizi e distanze.

Festina Lente Teatro da numerosi anni propone un teatro attento alla società, indicatore di eventi e cambiamenti che modificano il modo di essere, un teatro in cui impegno artistico e impegno civile permettono di non sfuggire dalla responsabilità del presente. La necessità del fare teatro è l’urgenza del dire, per creare relazioni, scambi, incontri, per difendersi da un mondo che spesso spaventa e non riconosciamo. È un teatro che fa drammaturgia con i racconti di donne migranti, con le visioni poetiche dei matti, con le storie di donne indigene, con i disagi, con i razzismi e le discriminazioni. Raccoglie nella grande discarica dei valori ciò che quotidianamente viene dispensato dalle relazioni tra gli uomini, fino ad entrare nell’animo dello spettatore attraverso i difetti di fusione del suo sentire.

 

Biglietto d’ingresso 10,00 Euro.

Informazioni e prenotazioni Tel. 0522.458811

Link sito https://www.iteatri.re.it/tipo/prosa/

Accesso con Super Green Pass obbligatorio.

 

Festina Lente Teatro Tel. 349.5243604

www.teatrofestinalente.blogspot.com[email protected]

FB https://www.facebook.com/FestinaLenteTeatro/?fref=ts

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