di Titti Duimio
Ambiente Politiche sociali Cultura Partecipazione Gestione risorse, questi i tavoli di discussione pubblica aperti ai cittadini che da gennaio daranno il via al nuovo progetto politico Parma Città Pubblica in vista delle elezioni comunali della primavera ‘22.
A presentarlo, ieri 5 dicembre al Circolo Inzani, sono stati Roberta Roberti, insegnante e consigliera comunale del gruppo misto, Anna Kauber, ambientalista e regista, Andrea Torreggiani di No Cargo e Francesco Rosa di Art Lab occupato sotto il logo che rappresenta le due sponde della Parma che definiscono il ‘di qua’ e il ‘di là’ dall’acqua e abbracciano simbolicamente le iniziali di Città Pubblica. Una sintesi tra due anime spesso separate da unire in un progetto comune.
“Un dialogo con i cittadini per conoscere tutte le esigenza e i bisogni delle diverse realtà, un confronto fatto di conoscenze, competenze e pensiero critico per ricostruire un’identità partecipata alla nostra comunità” dice Roberta Roberti possibile o forse solo plausibile candidata a guidare la nuova formazione verso le elezioni della prossima primavera.
“Un nuovo patto sociale che parte dalle mancanze e dai malfunzionamenti segnalati in tutti i settori e arriva ai desideri dei cittadini per studiarne le soluzioni. Senza bandiere ideologiche o accordi politici a tavolino, ma con un’idea di città pubblica che fa gli interessi di chi la abita aperta a chi la condivide”conclude la consigliera.
No cargo, No Nuovo Tardini, No uso improprio dei parchi pubblici (vedi Cittadella), welfare, cura dei quartieri dimenticati e conseguente sicurezza declinata nel concetto fondamentale di legalità, questi alcuni dei punti che saranno sviluppati e approfonditi nei diversi tavoli tematici annunciati “con il coraggio di una visione futura”.
Nel corso della presentazione si sono raccolte le firme contro l’autonomia differenziata delle regioni giudicata “troppo penalizzante per tanti a favore di pochi come la gestione sanitaria della pandemia ha dimostrato”.
“L’immobilità è tra la grandi malattie di questa città da curare- dice Anna Kauber- e l’indifferenza con cui si eludono emergenze come la povertà o quella abitativa”
A illustrare i tavoli tematici è stato Francesco Rosa di Art Lab sottolineando quanto le fasce tematiche siano state condivise anche dalle nuove generazioni troppo spesso escluse dal dibattito e dalla proposta politica “che potranno così dare il proprio contributo alla visione futura della città grazie al metodo innovativo e partecipativo di Parma Città Pubblica”
Ambiente con urbanistica e trasporti pubblici.
Politiche sociali e emergenza abitativa. Lavoro, salute e sanità pubblica.
Cultura, giovani e politiche di genere.
Partecipazione e ascolto.
E infine un tavolo cruciale sulla gestione risorse economiche in vista del Pnrr.
Questi gli spunti da cui partire con chiunque voglia condividerli per riportare i cittadini alla politica nel senso più nobile del termine e all’amore per la cosa pubblica che appartiene a tutti.
Per rivedere la presentazione sulla pagina Facebook di Parma Città Pubblica:
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