”Nel suo lavoro emerge una certa drammaticità frutto di una lotta: quella per trasformare l’informe in significato, il caos in bellezza.”
Gerardo Lunatici
di Titti Duimio
Si è conclusa domenica 28 novembre la mostra di Franco Galanti allo Spazio Lookness di Gerardo Lunatici in via Marchesi 26/b.
Una carrellata di opere dell’artista quasi parmigiano partendo dai primi disegni a carboncino e sanguigna degli anni ‘80 in cui già traspariva una plasticità tridimensionale che l’avrebbe portato verso la scultura che domina ormai la sua produzione.
“La materia sotto le mani è concreta e plasmabile come una soluzione, una risposta, un attimo fissato e fissabile che intrappola un’emozione e la racconta. Appartiene all’inconscio e come tale plausibile- dice Franco Galanti che ripercorre il suo percorso insieme ad ogni visitatore cercando risposte e intuizioni quasi per comprendersi meglio- Le forme sono un concetto semplice, quasi primordiale, i colori invece mi mettono in imbarazzo, quelli primari sono pochi ma la possibilità di combinarli è infinita come infiniti sono gli stati d’animo umano, indefinibili e perciò meno esatti e duraturi nella loro realizzazione”
E infatti il linguaggio sembra cambiare nel ciclo di acquerelli dedicato alle marine, raccolti in album come fossero appunti, colori che citano forme senza mai definirle ma comunque mai astratte. Forme di rispetto per quella natura che già contiene perfezione innata che non può che emozionare in mille sfumature possibili. Un soggetto universale immodificabile in cui spicca l’assenza di figure umane, tanto utilizzate nel pragmatismo poetico della sua scultura, quasi a separare azione dinamica da contemplazione pacificatoria.
Una considerazione speciale per lo Spazio Lookness che, fuori dai circuiti ordinari, propone arte in un clima intimo e colloquiale con attenzione dedicata ad ogni visitatore al quale viene riservato un dialogo personale e amicale. Atmosfera che comunica cultura e amore per la ricerca artistica con gentilezza poetica, senza pretese di convincimento, un salotto di interazioni in bilico tra passioni comuni e relazioni con l’altro. Dialogo e ascolto. Più che eventi Gerardo Lunatici offre eventualità, incontri con probabilità che qualcosa succeda.
BREVI NOTE BIOGRAFICHE
Franco Galanti, nato a Milano il 19 dicembre 1961, è un Dirigente medico di I livello presso l’Azienda ospedaliera di San Vito al Tagliamento (PN), oltre che endoscopista e chirurgo ospedaliero pubblico. Disegna dall’età di circa 4 anni e si dedica alla pittura e alla scultura a partire dai 18 anni, dedicandovi con passione il suo tempo libero e anche qualcosa in più. Nel 2002 ha fondato in Friuli Ar.So., l’Associazione Culturale Arte Solidale che si occupa di fondere tra loro l’esperienza artistica e quella di “cura” attraverso opere – e gesti – concreti. A tutt’oggi ne è il Presidente.
PER INFO:
MOSTRE ED EVENTI
1979: personale di carboncini e sanguigne. Palazzo municipale di Pozzuolo Martesana (MI).
1982: personale di carboncini sanguigne, tempere e tecniche miste, con l’esposizione di sculture in creta e fusioni in piombo. Palazzo municipale del Comune di Azzate (VA).
1986: terrecotte e tecniche miste (con Andrea Mori). Chiesa di San Tiburzio, Parma (PR).
1992: terrecotte e disegni (con Andrea Mori). Antico Mulino, Bienno, val Camonica (BS).
Dal 1999 al 2000: Taccabotton – terrecotte. San Vito di Asolo.
Dal 1981 al 2001: Personale di terrecotte ed acrilici dell’Associazione Ar.So.. Ex chiesa di San Gregorio, Sacile (PN).
2002: collettiva, quadri e sculture. Oratorio di San Odorico di Sacile (PN).
2003: Outsiderlands – collettiva per raccolta fondi per Medici senza Frontiere. Ex ospedale dei battuti, San Vito al Tagliamento (PN).
2004: personale. Sale del dock EXE, Polcenigo (PN).
2005: Qualcosa ci sfugge – sculture, foto e testi (con il fotografo Pier Paolo Mittica). Chiesa di San Francesco, Pozzuolo Martesana (MI).
2004: Quattro – collettiva. Sale del municipio di Aviano (PN).
2006: collettiva. Rorai Grande (PN) nelle Sale dock EXE. [A cura di Giuseppe Carletti, Presidente dell’associazione Ubik art].
2007: corso ed esposizione finale di opere con gli studenti del liceo scientifico le filandiere di San Vito al Tagliamento (PN).
2011: L’arte a Venezia nel respiro del tempo. Ex art point black gallery di Firenze presso la galleria Forme d’arte a Venezia (VE). [A cura di Rolando Giovannini e Marinella di Gennaro].
Dal 2011 al 2012: personale per raccolta fondi in favore del progetto medico in Burkina Faso (www.progettosusan.com). Agriturismo e albergo i due fiumi, Sacile (PN).
2011: Di segni in terra – personale. Disegni, acrilici e terrecotte. Associazione culturale 99, Parma (PR).
2019: personale. Spazi espositivi della Banca Portogruaro ed Azzano X(PN).
2021: Artisti e solidali – terrecotte e tecniche miste (con l’artista Manuel Baldassare). Nuovi spazi in via San Francesco.
2021: Terramare Collettiva – sculture. Galleria comunale Due mulini del Comune di Portogruaro (VE).