L’ultimo rapporto Istat sulla lettura ha confermato un dato importante: in questo periodo pandemico, i libri, sia cartacei che e-book, hanno rappresentato uno strumento di grande sostegno psicologico ed emotivo per lettrici e lettori italiani.
Se si analizzano le statistiche risulta inoltre evidente che la curiosità verso la lettura, lo studio e la ricerca, soprattutto nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni, ha saputo mantenersi costante.
Ecco allora che un progetto pensato in una prospettiva di educazione alla lettura e all’ascolto acquisisce un valore aggiunto, quello di generare stimoli, riflessioni, condivisioni, relazioni; nell’ottica di sviluppare coscienza critica, da sempre fonte di libertà, immaginazione, pensiero, e accrescere consapevolezza e senso civico.
“Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio”, iniziativa ideata e realizzata dall’associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali che coinvolge artisti del calibro di Carlo Ferrari, Francesca Grisenti, Savino Paparella, Franca Tragni, Sandra Soncini, Elisa Cuppini, Adriano Engelbrecht, Patrizia Mattioli, Matteo Bacchini, Rocco Antonio Buccarello e sostenuta da Fondazione Cariparma, nell’ambito del bando “Leggere crea indipendenza”, pone tra gli obiettivi quello di identificare nella lettura per capitoli del capolavoro di Collodi un efficace veicolo di comunicazione tra generazioni differenti, un mezzo straordinario per attivare confronti e scambi sulle diverse tematiche trattate nell’opera (la disobbedienza, la coscienza, il viaggio, la formazione, l’amicizia, la genitorialità, etc.) e contestualizzarle nel tempo storico in cui viviamo, migliorando la conoscenza e la qualità delle nostre relazioni.
Il progetto si articolerà in una serie di laboratori di lettura e di ascolto del celebre romanzo “Le avventure di Pinocchio”, nell’ottica di alimentare, attraverso l’incontro e il dibattito, il dialogo tra diverse realtà sociali, culturali e scolastiche. Sono stati, così, individuati circoli, associazioni, centri giovani, laboratori di comunità e famiglia situati sia in città che in provincia, al fine di creare una variegata costellazione di “categorie” da coinvolgere, come anziani, adolescenti, bambini/e, gruppi etnici, e metterli in relazione attraverso la lettura mirata dei capitoli. Per riscoprire il piacere di leggere insieme, ma in primis di ritrovarsi vicini nell’atto stesso della lettura.
Nel corso dei laboratori, l’opera di Collodi si farà opportunità, strumento per incentivare i rapporti intergenerazionali e culturali, per rieducare all’ascolto delle parole lette e per stimolare riflessioni sulle diverse tematiche.
Il progetto prenderà avvio con i primi quattro diversi appuntamenti: un laboratorio condotto dal regista e attore Carlo Ferrari e dall’attrice Francesca Grisenti insieme a un gruppo di maestre della scuola elementare di Sorbolo, un secondo laboratorio per adulti guidato dall’attrice e autrice Franca Tragni presso la biblioteca di Vigatto, un terzo tenuto dall’attore Savino Paparella con gli allievi del primo anno della scuola professionale Forma Futuro di Parma ed un quarto laboratorio con alcuni studenti della scuola media Vicini, sempre di Parma, guidato da Carlo Ferrari e l’attoreRocco Antonio Buccarello. I laboratori saranno, appunto, incentrati sulla lettura ad alta voce e sull’interpretazione di alcuni passaggi tratti dal libro Pinocchio e da stralci di altre opere con tematiche affini a quelle toccate da Collodi.
“Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio” si svilupperà nell’arco dei prossimi mesi attraverso gruppi di lettura che via via si costituiranno per fasce di età e appartenenza. Ad ogni partecipante verrà inoltre chiesto di portare all’incontro fissato un libro che tocchi la tematica prescelta; dopo di che si avranno momenti condivisi di lettura e di ascolto, ma anche di approfondimento e interpretazione del testo, cercando di proiettare sensazioni, parole, visioni, emozioni, verso un ideale pianeta da costruire: quello identificato in Pinocchio e nella ricchezza degli spunti che offre a livello culturale, sociale, storico e umano.
Il percorso laboratoriale verrà, inoltre, documentato dal videomaker Lorenzo Bresolin, con podcast audio e materiale digitale, e vedrà anche momenti di performancerecitate, aperte alla cittadinanza, che coinvolgeranno gli artisti formatori del progetto insieme ad alcuni ospiti.
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