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Anche Parma Protagonista critica l’accordo PD+EP: ‘documento vuoto, il metodo è sostanza’


Proseguono le critiche al documento comune di PD e Effetto Parma presentato lunedì in vista di un accordo elettorale per le prossime elezioni comunali.

Il gruppo consiliare Parma Protagonista di Bruno Agnetti e Giuseppe Massari, con una lettera al giornale, esprime forti critiche sia al documento stesso che alla modalità che lo hanno prodotto, giudicandolo insufficiente per rispondere alle tante esigenze della città.

 

All’inizio di questa settimana è apparsa la notizia dell’accordo, in vista delle elezioni amministrative 2022, tra PD ed Effetto Parma, sancito dall’incontro di lunedì scorso tra le delegazioni cittadina e provinciale dei dirigenti del Pd con tre rappresentanti di Effetto Parma e con il capo di gabinetto del Presidente della regione Bonaccini- si legge nel comunicato-Il documento uscito da questo accordo si potrebbe etichettare come un guscio vuoto che parla solo delle ragioni per cui ci si mette insieme, ovvero non fare vincere la destra nel 2022, sventolando uno slogan abbastanza scontato “Uniti si vince”.

Uniti si vince, forse. Sarebbe necessario però sapere cosa si vorrebbe fare nei prossimi dieci anni per Parma e per il suo territorio.

Potrebbero esserci posizioni diversificate ed interessanti tra chi ha governato la città in questi 10 anni e chi è stato all’opposizione nell’area in oggetto: PD, Parma Protagonista, Parma Unita.

Queste forze politiche hanno fatto un’opposizione di merito, mai pregiudiziale e derivato dallo studio delle delibere. L’amministrazione uscente non ha mai raccolto le proposte ad esempio della minoranza di centrosinistra, adottando spesso atteggiamenti di autosufficienza e di autoreferenzialità.

E’ oltremodo surreale che un delegato del Presidente della Regione ed i dirigenti del Pd cittadino e provinciale si muovano in città senza sentire la necessità di confrontarsi con la minoranza di centro sinistra approdata in Consiglio Comunale rappresentata da tre gruppi (PD, PP, PU), che collaborano all’opposizione e che quasi sempre votano nello stesso modo.

Si fa un gran parlare di civismo come ambito in cui trovare importanti interlocutori per costruire un programma e vincere le prossime elezioni amministrative a Parma, ma non si pensa di consultare in questo percorso chi come Parma Protagonista nel 2017 ottenne un lusinghiero risultato di oltre il 14 %, portando in consiglio comunale 4 consiglieri oppure Parma Unita, che è rappresentata da un consigliere comunale.

Questa percentuale nel tempo potrebbe anche essersi modificata in riduzione ma nulla vieta che possa avvenire il contrario.

Crediamo che la ricerca di una unità di intenti, anche elettorale, vada fatta nella chiarezza e nella trasparenza dei percorsi, ma ci sembra che in questo caso non ci sia stata né l’una, nè l’altra.

Non riteniamo nemmeno dignitoso rivolgersi al variegato mondo della sinistra, centro sinistra e del centro della città dopo che si è già stipulato preventivamente un accordo tra PD ed EP.

Aggiungiamo che la chiarezza è fatta di questioni dirimenti e programmatiche per il futuro della città: questa unità o alleanza è effettivamente basata sulle questioni cruciali e su programmazioni fondamentali per la rinascita economica e sociale della città ?

Cosa si ipotizza per il futuro? Cosa si pensa dell’impatto ambientale e logistico- strutturale sulla periferia e sul capoluogo che la pista aeroportuale cargo può procurare?

La discutibile autorizzazione di costruire il Mall ha prodotto una indagine da parte della magistratura e offre ora l’immagine di numerosi scheletri architettonici. Nonostante che il PRA ( piano dei rischi aereoportuali) sia stato approvato questa

scelta autorizzativa del comune esporrà la prossima amministrazione comunale ad una potenziale causa milionaria da pagare?

Si è mai pensato di riattivare gli accordi sull’interconnessione AV ipotizzando numerosi collegamenti “metropolitani” giornalieri come alternativa ad una fermata aggiuntiva?

Poi c’è la vexata quaestio dello stadio. Siamo proprio sicuri che un rifacimento strutturale comporterebbe uno sviluppo economico significativo per il quartiere e per la città? Una attività economica positiva ed utile alla collettività non potrebbe derivare dal fatto di ipotizzare una funzione innovativa del Tardini, così com’è o con delle piccole migliorie, per risolvere le criticità dello stadio per farlo diventare ad esempio uno stadio di riferimento anche per attività calcistiche emergenti ( Tardini come un Coverciano del calcio femminile).

Le periferie continuano ad essere praticamente dimenticate: sicurezza, servizi e funzioni in genere e servizi sanitari in particolare necessitavano di una adeguata pressione politica sulle istituzioni di riferimento; l’area Stu Stazione ex Boschi rimane un’incompiuta così come il Teatro dei Dialetti.

Forse presto avremo la possibilità di leggere il programma che questa nuova alleanza si propone nei confronti delle problematiche elencate e sulle opere non completate.

La partecipazione dei cittadini è mortificata tanto che crescono i comitati di quartiere. II “nuovo” modello di decentramento così com’è stato pensato con i CCV non funziona perché i cittadini non si sentono ascoltati, valorizzati, o preventivamente informati.

In questo senso è paradigmatico il mancato ascolto delle persone componenti il “comitato via Passo della Cisa” provocando disagio e malcontento in coloro che non hanno trovato un supporto istituzionale .

Queste modalità relazionali non riusciranno a fermare la fuga dalle urne degli elettori così come le recenti elezioni amministrative hanno già dimostrato.

Infine, si è fatto di tutto per offrire alla città, coinvolgendo i cittadini e con la necessaria trasparenza, una visione per Parma valida per il medio e lungo periodo a partire dal prossimo 2022?

Per alcune di queste ragioni e per altre che per brevità non possiamo ora elencare crediamo che questa programmazione sia carente e che alcune scelte rappresentino una profezia autoavveratasi in direzione della sconfitta elettorale.

Il gruppo di Parma Protagonista dà la propria disponibilità a partecipare ad un percorso politico anche alternativo e innovativo che veda coinvolti tutti i soggetti politici della città con pari dignità per le elezioni del 2022: il metodo è sostanza”

Bruno Agnetti , Giuseppe Massari Gruppo consigliare Parma Protagonista

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