L’Appennino parmense, tra le Valli del Taro e del Ceno, fin dall’epoca longobarda connette il mondo continentale europeo al Mediterraneo, qui attraverso le vie del sale e le varianti della Via Francigena non circolano solo merci, ma fiorisce nei secoli una tradizione musicale ancora molto vitale.
A Borgotaro, lungo l’antica Via degli Abati che univa Bobbio a Pavia, l’ensemble “Enerbia” esplora i repertori tradizionali dell’Appennino nord-occidentale al suono della ghironda di Paolo Simonazzi, il concerto si terrà venerdì 6 agosto alle 18.30, nel prato della Chiesa di San Pietro in Canal di Vona.
Il gruppo si impegna nella valorizzazione della musica popolare antica di questo territorio, caratterizzata da numerose forme di danza, canti struggenti, solistici e corali, proposti con una grande varietà di strumenti come il piffero e la zampogna (piva emiliana), ma anche il violino, la fisarmonica, la chitarra, il contrabbasso e la ghironda. Il repertorio sacro e medievale, in particolare quello legato agli Antifonari del tardo medioevo e ai trovatori, è invece eseguito con strumenti come l’arpa gotica, il salterio, le percussioni, la ghironda.
A partire dalle ore 10.00 e fino al termine del concerto sarà allestita nella Chiesa di San Pietro Apostolo l’esposizione di sei violini di dimensione 4/4, realizzati a mano dagli allievi borgotaresi del Maestro liutaio Giorgio Giliotti. La piccola chiesa, ad aula unica con pianta quadrata e copertura a volta, ospiterà gli strumenti creati da Bruno Manfredini, Livio Verti, Gian Maria Cervotti e Maria Teresa Ferrari con legno di platano secolare, quelli di Valentina Bottali e Romano Giliotti realizzati in acero.
Da oltre vent’anni Giorgio Giliotti svolge l’attività di liuteria, iniziata nel 1997 sotto la guida del Maestro Achimede Orlandini, e tramanda quest’arte a giovani apprendisti. Ha realizzato a mano numerosi strumenti tra cui trentadue violini, due violoncelli e quattro contrabbassi; di recente ha sviluppato due prototipi di violino in vetro realizzandone quattro esemplari, uno dei quali è stato suonato in occasione della Mostra del Vetro, tenutasi a Parma nel 2020.
Per l’occasione anche la vicina Pieve di San Cristoforo sarà aperta per le visite per tutta la giornata.
Citata per la prima volta nel 1221, sorge su un’antica strada parallela e alternativa alla via Francigena di Monte Bardone, che proveniva da Bardi e raggiungeva la Lunigiana attraverso il passo del Bratello. La chiesa risale al X secolo, ma le sue forme attuali sono dovute a modifiche apportate tra il XIV e XIX secolo.
L’edificio è stato restaurato pochi anni fa. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce la storia costruttiva dell’edificio, l’antica abside semicircolare e le fondazioni del campanile romanico.
Il concerto è gratuito e si svolge nel rispetto delle norme vigenti per Covid 19, pertanto i posti saranno limitati. É consigliabile effettuare la prenotazione presso Ufficio informazioni turistiche Borgotaro.
Tel. 0525 96796 (attivo nelle 48 ore precedenti l’evento, fino ad esaurimento posti).
Per informazioni: Estate delle Pievi
Visit Emilia (Iat di Parma), tel. 0521 218889 www.visitemilia.com