“La galassia Parma ha vinto facendo squadra con un progetto inclusivo e innovativo, un mix sociale e intergenerazionale per una nuova cultura delle relazioni- dice l’assessore Alinovi nella conferenza stampa di ieri 26 luglio che ha annunciato l’arrivo di 30 milioni di contributi statali destinati alle politiche abitative-un ringraziamento va al governo Conte che ha indetto il bando Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA) vinto con due proposte integrate di intervento denominate: “MAS – Mosaico Abitativo Solidale” e “Abitare+Parma”
Sono infatti due i macro progetti ammessi a finanziamento.
Il primo: “MAS – Mosaico Abitativo Solidale”, che ha un costo pari a circa 21 milioni e 250 mila euro e ha già ottenuto un co-finanziamento di un milione di euro della Regione Emilia Romagna, con la rigenerazione, tramite formule innovative di housing sociale. Prevede 96 alloggi per 165 persone circa, nel quadrante urbano denominato “Villa Parma”, nel quadrante nord del Quartiere Molinetto, che ospita varie strutture assistenziali di sostegno alla non autosufficienza e una grande area verde interclusa alla città e sottoutilizzata. E’ cofinanziato dal Comune per 2 milioni di euro, da Asp Ad Personam per 300 mila euro e da Acer per 114 mila euro.
Il secondo: “Abitare + Parma”, che ha un costo pari a circa 15 milioni e 100 mila euro, per la realizzazione di cinque nuovi edifici di Edilizia Residenziale Pubblica in diversi quartieri della città, dotati di elevati standard di eco-sostenibilità, che contribuiranno a dare una risposta concreta all’emergenza abitativa, con 71 nuovi alloggi che daranno una casa a circa 187 persone.
“Portiamo a casa finanziamenti importanti – ha sottolineato Laura Rossi assessora al welfare – che puntano alla riqualificazione urbana e sociale della nostra città dando risposte innovative sul tema della qualità dell’abitare. È la dimostrazione che le nostre richieste e i progetti su cui abbiamo lavorato hanno convinto il Ministero. Ci vediamo a settembre per entrare nel dettaglio e concretizzare quello che è stato messo su carta” chiude Laura Rossi.
Anche il sindaco Pizzarotti ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il successo di un progetto che vede coinvolta tutta l’amministrazione sottolineando ‘che ancora non è chiaro come ma arriveranno altri soldi dal Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza per la nostra provincia, ma è necessaria una forte sinergia per un progetto comune di nuova visione della città”
Le due proposte progettuali hanno come obiettivo il miglioramento della qualità di vita, dei servizi e, più in generale, della qualità del vivere urbano attraverso la promozione di processi di rigenerazione che si basano su criteri di sviluppo sostenibile ed impiego di risorse e tecniche ad alto livello di protezione dell’ambiente. Il programma è infatti finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’Edilizia Residenziale Sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile.
Il “MAS – Mosaico Abitativo Solidale” vede il Comune di Parma soggetto capofila, assieme ai soggetti attuatori Parma Infrastrutture Spa (società in house a partecipazione interamente pubblica) e ASP – Ad Personam – Azienda dei Servizi alla Persona (ente pubblico non economico), oltre ad ACER Parma – Azienda Casa Emilia-Romagna (ente pubblico economico).
Il “MAS – Mosaico Abitativo Solidale” prevede nuove funzioni residenziali al fine di incidere sulla qualità della vita degli abitanti e sul loro senso di appartenenza ai luoghi: un catalizzatore per dare una nuova centralità al quartiere Molinetto, rafforzandone il “capitale sociale” e facendo grande attenzione alle fragilità collettive. L’attuazione di una logica di “policentrismo rigenerativo”, con l’innesto di nuove polarità urbane e sociali.
Il “MAS1 – Mix House” nasce dalla riconversione dell’attuale “Centro servizi assistenziali XXV Aprile”, di proprietà di Parma Infrastrutture Spa ed in gestione al Comune di Parma, in una nuova idea di welfare abitativo, con la sperimentazione di una gestione solidale e mix abitativo (60 alloggi destinati ad Erp, Ers e studenti universitari), integrata con un Centro Diurno di quartiere e un Punto di Comunità, coordinato con il mondo dell’associazionismo e dei servizi alla persona.
Il “MAS2 – Senior Court” prevede la trasformazione della “Casa Residenza Anziani delle Tamerici”, di proprietà ed in gestione diretta di ASP – Ad Personam, in una soluzione abitativa protetta e con servizi a supporto della quotidianità (36 alloggi mono e bilocali) dedicata principalmente alle persone della terza età autosufficienti, dove poter condividere spazi ricreativi, hobby e tempo libero con altre persone coetanee e valorizzare il piacere dell’amicizia e dei rapporti sociali.
Il “MAS3 – Acer House” prevede interventi di riqualificazione e miglioramento energetico di due immobili Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) di Via Taro (60 alloggi), ricompresi nella proposta di intervento e una strategia di potenziamento degli strumenti di autogestione, condivisione dei servizi e attivazione di processi sociali solidali.
Il “Parco intergenerazionale Villa Parma” nasce dalla riqualificazione delle aree verdi che saranno aperte alla città, configurando un nuovo e articolato complesso urbano di spazi fruibili, iconici e sicuri, grazie a nuovi percorsi pedonali e zone di sosta per famiglie e bambini, attrezzature del tempo libero e uno spazio espositivo polivalente con caffetteria aperta al pubblico, oltre che giardini tematici per specifiche patologie fruibili in sicurezza dagli anziani, restituendo così alla città 15.000 metri quadrati circa di aree verdi, ottenute decementificando 3.400 metri quadrati circa di suolo e realizzando 3000 metri quadrati circa di nuovi percorsi ciclo-pedonali.
Un “Polo energetico avanzato” connesso ad una rete di teleriscaldamento condivisa tra vari edifici pubblici, capace di garantire maggiore sostenibilità ambientale all’intero quadrante urbano, nell’ottica di ottimizzare i consumi energetici e ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera di 260 ton CO2 eq/anno, che sarà certificato grazie all’adozione volontaria del nuovo rating di sostenibilità “Protocollo GBC Quartieri”, elaborato da Green Building Council Italia.
È stato avviato un percorso partecipativo in merito alla proposta “MAS – Mosaico Abitativo Solidale” che ha coinvolto i Consigli di Cittadini Volontari (CCV) e che si amplierà e svilupperà, per raccogliere osservazioni di dettaglio in relazione soprattutto ai bisogni della comunità.