Dopo la solenne bocciatura della mozione presentata ieri in Consiglio Comunale che proponeva di censire e mettere a disposizione immobili inutilizzati della Chiesa per far fronte all’emergenza abitativa, il consigliere comunale Marco Marco Freddi critica apertamente con una lettera alla stampa le decisioni di tutte le forze politiche cittadine.
“Una mozione che impegna Sindaco e l’Amministrazione Comunale ad attivarsi presso la Diocesi di Parma ed il suo Vescovo perché gli immobili ecclesiastici sottoutilizzati o inutilizzati possano essere censiti da un tavolo comune, un tavolo di confronto alla presenza della diocesi, dell’amministrazione comunale e rappresentanti del consiglio comunale oltre che delle altre congregazioni e ordini religiosi presenti a Parma.
“Circa un quinto del patrimonio edilizio italiano è di proprietà della Chiesa cattolica, è venuto il tempo in cui alcuni di questi “contenitori” immobili cerchino “nuovi contenuti” sociali.
Molte obiezioni di tipo formale e legale sono state sollevate da tutti i gruppi consiliari in merito alla proposta sottolineando principalmente l’impossibilità di intervenire e disporre di beni privati, seppure a fini benefici, da parte del Comune respingendo la mozione con 22 voti contrari e 2 favorevoli.
Dopo aver incassato la sconfitta Marco Maria Freddi sfoga la sua delusione con una nota stampa polemica verso tutti i gruppi politici presenti in Consiglio e in particolar modo verso ‘l’ambizioso capogruppo’ del suo ex partito Effetto Parma:
“Credo di poter iniziare il mio pezzo con una triste constatazione: ciò che non abbiamo osato questa sera, lo abbiamo certamente perduto.
Non ho mai avuto alcuna speranza che il dialogo in consiglio comunale di Parma sulla mozione immobili sottoutilizzati o inutilizzati della chiesa, potesse sortire chi sa quale consenso.
La Lega, partito clericale per convenienza, brandisce bibbia e crocefisso ai comizi per dare alla loro cifra politica, xenofoba e razzista, una parvenza etica, così come nel 1930 fece il fascista Benito Mussolini nel sottoscrivere i Patti Lateranensi.
Mi stupisce il PD, la parte laica, poiché la parte laica devota era scontatamente contraria, e mi spiace ancora più per la loro mozione che non tiene conto di ciò che c’è, di ciò che è stato fatto e dei numeri dell’emergenza casa.
Per il gruppo consigliare PD, aggiungere alcuni posti al terzo settore è la soluzione del problema casa, un altro tavolo al netto dei tre già attivi, per fare l’ennesimo elenco di ciò che non va, non sapendo nulla di ciò che è stato fatto e di ciò di cui parlano e siccome mi auguro vincano le prossime elezioni, spero possano iniziare presto a cambiare registro ed impostazione.
La delusione maggiore dal gruppo di Effetto Parma, accusato dallo sconclusionato intervento del capogruppo che credo neppure lui abbia compreso, di aver fatto una mozione contro l’amministrazione, si è poi astenuto, unico del suo gruppo, che ha votato compattamente contrario alla mozione PD che denunciava proprio le carenze dell’amministrazione.
Effetto Parma, meglio, il suo ambizioso capogruppo, in poco tempo ha compreso ciò che significa la politica partitocratica ed essendo parte degli incontri al vertice con il PD regionale/cittadino, ha pensato bene di non contrapporsi alla mozione PD critica del lavoro dell’amministrazione di questi anni sul fronte abitativo.
I miracoli della politica piccola, piccola, sono stupefacenti.
Come per la mozione Eutanasia Legale, il punto politico della mozione che chiedeva al vescovo di essere parte di un tavolo è stato eluso, e torno a dire che ciò che non abbiamo osato, l’abbiamo certamente perduto.
Abbiamo perso un’occasione importante, un’occasione di dialogo tra due realtà sconfitte, due realtà che si illudono di rappresentare i cittadini o di essere in grado di governare la realtà quando la realtà sta cambiano il mondo.
Le grandi questioni sono di fronte a noi, stanno arrivando e governeranno la politica locale e nazionale al netto di chi governerà e per questo, nuovamente dico che ciò che non abbiamo osato, l’abbiamo certamente perduto, irrimediabilmente.”