Prosegue anche in luglio ed agosto la programmazione del Festival della Parola, che da sempre punta a produrre o ospitare spettacoli “sinestetici”, dove le varie forme espressive si uniscono e si mescolano; performances nelle quali la musica si alterna alla parola, la lettura al canto, la poesia alle arti visive.
Musica In-Chiostro, rassegna da camera composta da quattro concerti-spettacolo per cinque date, si prefigge di portare l’inchiostro di note, versi, componimenti in… chiostro.
Dal 20 luglio al 26 agosto i luoghi di questi concerti-spettacolo saranno spazi di interesse storico-architettonico, come la Pergola della Corale Verdi, il Cortile d’Onore della Casa della Musica, il Cortile della Biblioteca Civica.
La musica e le esecuzioni di prestigiosi ensemble saranno arricchite da performances attoriali e letture a tema: repertori e percorsi musicali differenti si alterneranno a letture sul rapporto tra Dante, nel settecentenario dalla scomparsa, e l’Argentina nell’omaggio ad Astor Piazzolla (anche per lui quest’anno ricorre il centenario) o a curiosità e aneddoti su Giulietta Masina (anche lei nata nel 1921), moglie e musa di Federico Fellini.
Il primo concerto-spettacolo, in cartellone per martedì 20 luglio nella pergola della Corale Verdi (ingresso Parco Ducale, Parma), alle ore 21:00, è una prima nazionale, intitolata a “Il genio e l’Argentina. Da Piazzolla a Dante”.
Un intreccio tra parole e musica, con l’esecuzione dei brani più celebri di Astor Piazzolla (da Fuga y misterio a Esqualo, da Adios nonino a Oblivion, a Libertango) ad opera dei Filarmonici dell’Opera Italiana, in un ensemble composto da quattro clarinetti (Davide Braco, Stefano Borghi, Stefano Bergamini, Cosimo Linoci), con Lorenzo Gambarati alle percussioni.
La serata si pregerà della partecipazione straordinaria di Alessandro Masi, storico dell’arte, giornalista, dal 1999 Segretario Generale della Società Dante Alighieri, che permetterà al pubblico di conoscere il senso dell’Argentina per Dante.
Nelle due date del 21 luglio – nel Cortile d’Onore della Casa della Musica in piazzale San Francesco a Parma – e del 22 luglio – nella piazzetta del Centro Civico di Sorbolo-Mezzani – un’altra produzione in prima nazionale commissionata dal Festival della Parola: “Fuori di testi. Dai Gironi Infernali ai Paradisi Aritificiali”.
Il concerto-spettacolo presenta la lettura dei testi di alcuni tra i brani più famosi della cultura pop e rock, seguita dall’esecuzione musicale degli stessi. Al pubblico la sorpresa di scoprire cosa raccontano brani iconici che tanti hanno ascoltato e amato, spesso senza soffermarsi sulla dirompente, sfacciata, visionaria follia delle loro parole.
Le canzoni così svelate dall’esecuzione di Francesco Bonacini e Davide Gaspari (violini), Erica Alberti (viola), Marco Ferri (violoncello), Marco Forti (contrabbasso e voce), Giancarlo Bianchetti (chitarra e percussioni ), Elisa Drei (voce), sono tratte dal repertorio di Bob Dylan (It’s all over now Baby Blue), Cream (White room), Beatles (Norwegian wood), Rolling Stones (Sympathy for the Devil), R.E.M. (Losing my religion), Bob Marley (Redemption song) ed altri. Gli arrangiamenti musicali e la lettura dei testi sono di Marco Forti.
Il 7 agosto, sempre alle 21:00, “Ciak… si suona”, con il Quartetto Saxofollia (Fabrizio Benevelli, Giovanni Contri, Marco Ferri, Alessandro Creola), nel Cortile della Biblioteca Civica in vicolo Santa Maria, 5 a Parma, propone una carrellata di brani tratti dalle melodie che hanno reso indimenticabili le più belle scene della storia del cinema, nel ricordo della grande maestria di Nino Rota ed Ennio Morricone, compositori che hanno contribuito a regalare l’immortalità ad alcune pellicole e alla musica italiana in tutto il mondo.
Tra le ricorrenze di questo 2021, un doveroso omaggio alla figura di Giulietta Masina, attrice emiliana, volto simbolo dell’indimenticabile film “La Strada” di Federico Fellini.
Gli arrangiamenti, tutti scritti appositamente per Saxofollia, mettono in luce le migliori qualità timbriche e melodiche del quartetto di saxofoni, lo strumento che, secondo Giacomo Puccini, più assomiglia alla voce umana. Tutti i brani saranno presentati dai componenti del quartetto fornendo al pubblico chicche storico-musicali su quanto andranno ad eseguire, senza tralasciare un pizzico di umorismo!
Con “Un Eco di Dante e liriche d’amore”, giovedì 26 agosto, l’ultima serata della rassegna – che si apre e si chiude con appuntamenti di contenuto dantesco – propone un omaggio a Beatrice Portinari, ispirandosi a una delle interviste impossibili realizzate da Umberto Eco e mandate in onda sulla Rai nel 1975.
L’ironia del testo viene esaltata dalle più famose arie liriche interpretate da Maria Antonietta Centoducati, affiancata dA Pietro Brunetto, Romano Franceschetto, Gabriele Campanini e Gianluca Campanini, della compagnia del “Sogno”, in uno spettacolo divertente a metà strada tra il concerto e la prosa.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero, previa prenotazione obbligatoria Whatsapp al 3930340603 o via mail a [email protected] o [email protected].