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L’Umanità Illustrata- L’arte per tutti di Antonio Federico in mostra al Pro Parma per il Festival della Parola


di Titti Duimio

Succede quando l’arte incontra la sua ideale dimensione e comincia a raccontare le emozioni che appartengono a tanti o forse a tutti.

Quando il linguaggio si fa forma e arriva a trasformare le parole in un unico segno di colore che pizzica l’anima di chi legge in un attimo condiviso di coscienza collettiva.

“Spesso guardare il mondo fuori da te non è sufficiente- dice Antonio Federico autore del ciclo di illustrazioni “L’Umanità Illustrata” presentato ieri 13 luglio al Circolo Pro Parma nell’ambito della rassegna culturale Festival della Parola- bisogna imparare a osservare e a vedere, cogliere un’emozione, farla tua e riprodurla in un’ immagine che abbia la semplicità e la forza per arrivare ad altri e quando questo succede ti senti ‘salvato’”

L’Umanità Illustrata di Antonio Federico Art è una mostra itinerante sia fisicamente sia visivamente che toccherà diverse città dopo l’appuntamento parmigiano targato Rinascimento 2.0 Asp, ovvero Manlio Maggio e il suo ottavo Festival della Parola che fino alla fine d’agosto riempirà di suggerimenti culturali la nostra città.

“Cerchiamo di contaminare luoghi sparsi di Parma con pensieri, immagini e riflessioni amplificando il messaggio di luoghi anche insoliti con eventi culturali di alto profilo e il Pro Parma si inserisce perfettamente in questa nostra scelta itinerante”

“Il progetto di Rinascimento 2.0 si lega idealmente a questo luogo che deve essere rilanciato dopo essere stato, in anni passati, un presidio culturale molto importante per Parma” sottolinea Francesca Fanfoni dell’associazione che da otto anni anima l’estate in città con il Festival della Parola e i suoi eventi collaterali.

“Ho conosciuto Antonio Federico sui social l’anno scorso- dice Manlio Maggio- quando ha messo all’asta per scopi benefici le sue opere che Rinascimento 2.0 ha comprato per poi donarle ai diversi reparti ospedalieri. L’intero ricavato è stato poi donato dall’artista ad un’associazione per le vittime del Covid mettendo ancora di più in evidenza il suo profondo e sincero impegno sociale già presente nelle opere stesse”

Un impegno sociale che attraverso il tratto leggero e deciso dell’illustrazione racconta attimi di emozioni che toccano il cuore di chi guarda, in modo lieve e profondo ma che immediatamente ci trascina dentro le parole che accompagnano il disegno.

Storie di altro da noi che ci colpiscono e ci scuotono, micro storie che spiegano e giustificano l’emozione immediata che solo l’immagine già ci aveva trasmesso, un gioco di continuo confronto tra noi e gli altri che diventano appartenenza nel momento stesso in cui il colore si deposita sulla retina e gioca con la nostra anima in un’anima all’unisono di senso di comunità.

“Il disegno mi ha salvato da un’infanzia sporcata da una malattia che mi ha costretto a inventarmi il mondo invece di viverlo e ora mi salva ogni volta che il mio segno diventa il segno di tutti condiviso e compreso nella sua essenza” dice l’artista

Un linguaggio moderno eppure così esplicito, tanto da essere quasi rivoluzionario, un linguaggio che avvicina e unisce nella pura emozione, che crea sensibilizzazione verso dettagli sfumati che fanno la differenza in un mare di indifferenza quasi obbligata. Un’arte per tutti e di tutti.

Un inno al tempo e alla lentezza dell’osservazione che nutre se stessi in direzione dell’altro. “Storie che mi vengono consegnate, e che traduco con il mio racconto per immagini per restituirle a tutti, storie che diventano codici per una consapevole umanità collettiva di cui c’è bisogno.Insieme.”

Storie di giovani vittime di campagne devastanti sui social, storie di donne abusate e mai rispettate, storie di riscatti e storie di sconfitte nelle tavole esposte tra gli alberi del giardino al Pro Parma, storie che sanno di morte “perché solo attraverso l’accettazione della morte siamo in grado di apprezzare e comprendere appieno la vita. La mia è una carezza a chi ha subito la vita e ci si attacca ancora di più” sottolinea Federico.

Tutte le immagini presentate più tante altre diventate virali sul web sono state raccolte in un volume dall’emblematico titolo ‘L’Umanità Illustrata’ che vanta un’introduzione di Bruno Bozzetto.

Antonio Federico, calabrese, fondatore di una Scuola di Fumetto, scappato dalla sua terra forse per eccesso di sensibilità ora insegna Discipline Pittoriche in un Liceo Artistico di Prato dopo una vita spesa a colorare e rendere brillanti le tante zone d’ombra che attraversano in silenzio questa disumanizzata umanità in cerca di un senso da inseguire.

E lui ne suggerisce qualche traccia nei suoi tratti di rabdomante di bellezza dell’animo umano.

https://www.facebook.com/antoniofedericoart

L’Umanità Illustrata

mostra personale di Antonio Federico Art

dal 13 al 31 luglio

Cus Pro Parma via Ghirarduzzi 2

nell’ambito del Festival della Parola

dall’8 luglio al 26 agosto in luoghi diffusi della città

Festival della Parola 2021

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