Il cortile interno della splendida Corte Agresti, nel cuore del paese, vedrà l’alternarsi di eventi straordinari a dispensare magia e meraviglia.
Questa prima edizione del Festival verrà inaugurata venerdì 9 luglio dal Duo Ludilò con lo spettacolo Resta, nel quale la corda aerea diventa l’asse portante per ingarbugliare storie, visioni e corpi.
La Resta è una fune di canapa utilizzata per navigare, è la corona d’agli intrecciati che si mette al collo dei bambini contro i vermi, Resta è l’anima sottile della spiga di grano, la lisca di pesce. È soprattutto provare a resistere, a rimanere ancora.
Andrea Cerrato, con lo spettacolo Borderline, tra acrodanza e ruota Cyr, volteggerà per raccontare di un naufrago approdato in una realtà strana, che si ostina a ricercare sensi e significati. Il corpo umano e la ruota suggeriscono spazi, movimenti e confini da stabilire e subito trasgredire per riproporne di nuovi e inesplorati, in un evolversi di acrobazie mirabolanti che ci terranno col fiato appeso a un filo.
Sabato 10 luglio Tatiana Foschi ci incanterà con lo spettacolo di tessuti aerei e trapezio fisso, L’Aspetto. Nella ricerca dell’uomo ideale, l’artista alterna una ironia vissuta tra le nuvole ed esibita con ardite acrobazie, a canzoni e improvvisi mutamenti d’animo, a suggerire che attendere è un rito complesso che sfocia nella scelta del compagno che svanisce ogni sera.
Gli argentini Duo Un Pie e il loro Sailors Circus, ci ricordano che, appunto, del meraviglioso mondo del circo si tratta, quel carrozzone infinito che dispensa meraviglia nelle strade, nelle piazze e, con il duo, nei porti. Il loro spettacolo di mano a mano si affaccia sul mondo del mare; gli stereotipi della bella ragazza e il marinaio forzuto, divengono pretesto per navigare sopra un equilibrio che sembra cambiare con il vento.
Negli angoli, nei meandri della Corte, si aggirerà un artista che ha fatto del proprio corpo un piccolo e meraviglioso teatro. Rufinocon Fausto Barile (il gran teatro dentro), a svelare che lo spettacolo è ovunque, basta saperlo vedere, riuscire ad accorgersene; l’abbiamo addirittura nella nostra pancia, lo portiamo con noi e lo replichiamo nel buio, in quei meccanismi intimi e complessi che sembrano progettati da scenografi.
Il progetto è sostenuto dal Comune di Traversetolo, dall’Unione Pedemontana Parmense e rientra nel programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È gradita la prenotazione presso la Biblioteca di Traversetolo al numero 0521 842436 nei seguenti orari:
lunedì 14,30-18 | da martedì a sabato 9 -12,30 e 14,30 – 18.
I cancelli apriranno un quarto d’ora prima dell’inizio.
Info: [email protected]