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Dal 10 giugno convegno online: Barricate in ogni città- A cento anni dalla nascita degli Arditi del popolo


Cento anni fa, nel giugno 1921, nacquero a Roma gli Arditi del popolo, un’associazione antifascista che aveva l’obiettivo di rispondere colpo su colpo alla violenza fascista.

Presto gli Arditi si diffusero in molte città d’Italia e, sul terreno della difesa popolare, unirono dirigenti e partiti di diverso orientamento ideologico. Tra l’estate del 1921 e quella dell’anno successivo, nonostante la repressione dei governi liberali e gli attacchi delle camicie nere, riuscirono ad animare importanti mobilitazioni e forme di resistenza allo squadrismo più violento.

Ciò che fu comune alle diverse realtà territoriali fu senz’altro la pratica di lotta fondata sull’azione diretta ed armata, ma ogni sezione, pur aderendo a una stessa organizzazione nazionale, ebbe caratteristiche particolari, a seconda degli uomini, delle culture politiche, del radicamento sociale e delle capacità di resistenza.

Raccontare questa specificità, comporre un quadro complesso e rispettoso anche delle diversità territoriali è l’obiettivo del convengo Barricate in ogni città. A cento anni dalla nascita degli Arditi del popolo, promosso in occasione del centenario da Centro studi movimenti, Istituto nazionale Ferruccio Parri e Zapruder-Storie in movimento, con il contributo di Regione Emilia-Romagna.

Convegno che si terrà il 10, 17 e 24 Giugno 2021, ore 17:30, sul Canale YouTube del Centro studi movimenti Parma
Numerosi i relatori e provenienti da tutta Italia, tra i più noti studiosi del tema: da Eros Francescangeli che, tra i primi, negli anni 2000 ha composto un quadro nazionale dell’esperienza dell’arditismo, a William Gambetta tra i più esperti del caso parmense, da Silvio Antonini di Viterbo a Marina Rossi studiosa del confine orientale, da Enrico Ciancarini di Civitavecchia e Andrea Montanari specialista della storia reggiana; da Andrea Ventura che ha studiato i fatti di Sarzana del luglio 1921 ai romagnoli Andrea Baravelli e Paolo Cavassini; da Gian Luigi Bettoli esperto delle Barricate di Torre di Pordenone a Iara Meloni e Antonella Lovecchio, rispettivamente studiose del caso piacentino e barese.
Insomma tante relazioni che comporranno la storia degli Arditi del popolo attraverso la comparazione dei principali casi territoriali.
Info: [email protected]

Trailer del convegno: https://www.youtube.com/watch?v=e897qLBLXPg


Programma

Giovedì 10 giugno 2021, 17:30 (ora italiana)
Coordina Margherita Becchetti (Centro Studi Movimenti Parma)
Interventi di
– Eros Francescangeli (Storie in movimento, Università di Padova), Dalle trincee alle barricate. Arditismo di guerra e arditismo popolare, da Roma al resto d’Italia
– Enrico Ciancarini (Società storica civitavecchiese), Il fascio spezzato. Il battaglione di Civitavecchia
– Andrea Montanari (Istoreco Reggio Emilia), Dalle campagne reggiane alla guerra di Spagna: Fortunato Nevicati (1895-1936)
– Marina Rossi (IsrecFvg di Trieste), Arditi rossi al confine orientale: dal fronte russo alle barricate di San Giacomo (1918-1920)

Giovedì 17 giugno 2021, 17:30
Coordina Ilaria La Fata (Storie in movimento)
Interventi di
– Silvio Antonini (ricercatore), «Faremo a fassela». Le tre giornate di Viterbo del luglio 1921
– Andrea Ventura (Isrec Lucca, Università di Pisa), I primi antifascisti. Sarzana 21 luglio 1921
– Andrea Baravelli (Università di Ferrara), Paolo Cavassini (ricercatore), Tenenti rossi. Alberto Acquacalda, Rodolfo Salvagiani e i fatti di Lugo del 1921
– Alessandra Grasso (Università di Messina), Arditismo e combattentismo in Sicilia: una questione controversa

Giovedì 24 giugno 2021, 17:30
Coordina Mirco Carrattieri (Istituto nazionale Ferruccio Parri)
Interventi di
– Gian Luigi Bettoli (Storia Storie Pordenone), Le barricate di Torre di Pordenone e di Fiera di Treviso
– Iara Meloni (Museo della Resistenza Piacentina), Emilio Canzi e il battaglione Cantarana. Arditi piacentini da un dopoguerra all’altro
– Antonella Lovecchio (ricercatrice), Bari vecchia «roccaforte inespugnabile di tutti i rivoltosi». La resistenza antifascista dell’agosto 1922
– William Gambetta (Centro studi movimenti Parma), Un anno di scontri e cinque giorni di battaglia. Il caso di Parma

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