Inaugurata questa mattina in San Francesco del Prato dal rettore Paolo Andrei l’anteprima della mostra fotografica “La Luce InAttesa” progetto dell’Università di Parma sull’ex carcere di San Francesco.
L’iniziativa è promossa dal CSU – Centro Sociale Universitario e dal Comitato per San Francesco del Prato, realizzata in collaborazione con Assicoop Emilia Nord, Avis di Base Università di Parma, Bellinghi Fotolaboratori e con il contributo della Fondazione Monteparma.
La mostra resterà aperta e visitabile liberamente dal pubblico fino al 27 giugno, nelle giornate di sabato e domenica, con orario 10-13 e 16-19.
Il complesso di San Francesco del Prato, chiesa inclusa, venne utilizzato come carcere a partire dall’occupazione francese del 1804, fino al 1992. In seguito, fu trasferito all’Università di Parma, che contribuì al suo parziale recupero, riconsegnando nel 2017 la chiesa all’Agenzia del Demanio (con concessione d’uso alla Diocesi) e destinando la restante parte dell’ex carcere napoleonico a future residenze per studenti.
Il progetto fotografico “La Luce InAttesa” intende documentare gli spazi da allora abbandonati, silenziosi testimoni del recente passato di luogo detentivo, così come riportano le immagini in bianco e nero degli anni ‘70, tratte dall’archivio di Giovanni Ferraguti, storico fotoreporter della Gazzetta di Parma.
Le fotografie di Ferraguti, insieme alle immagini di Arnaldo Amadasi, Giancarlo Baroni, Giovanni Calori, Vilma Castelli, Stanislao Farri, Gigi Montali, Elisa Morabito, Giovanni Palma, Franco Schianchi e Vanni Villa, saranno raccolte in un volume che costituirà anche il catalogo di una più completa esposizione fotografica all’interno degli spazi dell’ex carcere – solo per l’occasione resi accessibili al pubblico – la cui inaugurazione è prevista per il 1° ottobre di quest’anno.