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Mentre nel tardo pomeriggio di ieri allo stadio si presentava alla città il nuovo allenatore della squadra di calcio Enzo Maresca, in Cittadella un folto gruppo di cittadini si riuniva con il comitato Tardini Sostenibile per un’assemblea pubblica contro il progetto del Nuovo Tardini presentato dal patron del Parma Calcio, l’americano Krause con l’appoggio dell’amministrazione locale.
“La strada del dialogo e del confronto tra il comune e i cittadini ci pare doverosa- dice Pietro Curzio del comitato- ma ci riserviamo la possibilità di impugnare, ove ci fosse la necessità, ogni atto amministrativo attorno alla questione del Nuovo Tardini. È mancata totalmente la partecipazione e la condivisione di una visione della città, chi ha pensato agli interessi della comunità? noi rivendichiamo il diritto di dire la nostra come cittadini.
Anche se la legge sugli stadi permette ai privati di presentare un progetto secondo le proprie esigenze, come dice il nostro sindaco, il comune aveva il dovere di valutare l’interesse pubblico e la nostra protesta parte proprio dal mancato coinvolgimento democratico dei cittadini in un percorso così impattante sulla loro vita. La nostra posizione è chiarissima dal 1992: uno stadio in quel punto della città non è sostenibile e questa proposta va respinta“ conclude Curzio.
“La sostenibilità è un concetto diffuso e anche un po’ abusato ultimamente ma si basa su 3 punti- spiega Cecilia Razzetti ingegnere ambientale- sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il proponente del progetto ha dichiarato di voler restituire uno spazio multifunzionale alla collettività fruibile 7 giorni su 7 e sostenibile.
Partiamo dalla sostenibilità economica: alcuni rappresentanti del Comune hanno presentato la proposta come un ‘regalo’ fatto alla città, 70 milioni di un’impresa privata non si chiamano regalo ma investimento e prevede un contratto tra le parti con rispettivi obblighi e responsabilità. Lo schema è quello del project financing con regole precise in cui il privato finanzia un’opera pubblica, che l’amministrazione non potrebbe sostenere per il costo elevato, in cambio di una concessione per un certo numero di anni al fine di garantirsi un ritorno del costo attraverso le attività commerciali previste nel progetto.
Tutto perfettamente legittimo ma tutto da governare e rendere noto anche ai cittadini.
Per quanto riguarda, poi, la sostenibilità sociale restituire uno spazio fruibile alla cittadinanza 7 giorni su 7 significa mettere a disposizione un luogo per incontrarsi, un luogo di socialità e di utilità pubblica, non un luogo dove si va solo per spendere.
Per ultimo la sostenibilità ambientale: basta guardare nel rendering diffuso la colata di cemento prevista nel piazzale antistante lo stadio per rispondersi- conclude Cecilia Razzetti.
La foto di copertina è di Francesco Fulvio da un’idea di Gianluca Foglia Fogliazza.