Sospesa a pochi giorni dall’avvio nel novembre scorso a causa dell’emergenza sanitaria, l’edizione #25 di Natura Dèi Teatri viene rilanciata e ‘raddoppiata’ nel 2021 da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, direttori artistici di Lenz Fondazione, con una sezione estiva del Festival, dal 5 al 26 giugno, ed una autunnale, in programma nei mesi di ottobre e novembre.
TOCCARE nelle tre declinazioni di Tenero, Liscio/Striato, Sforzo è stato il tema del quadriennio 2018-2021 di Natura Dèi Teatri, ispiratoall’opera filosofica di Jean-Luc Nancy. Nel 2021 il Festival, progetto di creazioni performative e luogo di riflessione intellettuale sullo stato dell’arte contemporanea nato nel 1996, si concentreràsull’elaborazione scenica, visuale, musicale, coreografica del concetto di Sforzo.
Sarà un’edizione – la prima delle molte a venire – totalmente interpretata dalle opere performative e visuali di artiste di diverse generazioni e provenienze e dalle riflessioni di curatrici e studiose della scena contemporanea: «Un messaggio politico e culturale molto nitido» spiega Maria Federica Maestri «che vuole evidenziare la potenza espressiva e la densità estetica delle donne nel panorama artistico contemporaneo».
Al centro della sezione estiva di Natura Dèi Teatri sarà La vita è sogno, irripetibile creazione site-specific realizzata a conclusione del progetto quadriennale Il Passato imminente per Parma Capitale Italiana della Cultura 2021in scena dal 19 al 25 giugno (pausa il 21 giugno) alle ore 21 nel perimetro esterno dell’Abbazia di Valserena, alle porte di Parma.
Il Passato imminente consiste nell’installazione performativa contemporanea di opere di Pedro Calderón de La Barca: i grandi autos sacramentales Il grande teatro del mondo (2018) e La vida es sueño (2019) allestiti negli spazi del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma; i tre soli Flowers like stars?, Hipógrifo violento e Altro stato (invitato alla Biennale Teatro di Venezia 2021) ambientati nei magnifici spazi di origine industriale di Lenz Teatro e nel 2021 La vita è sogno, che verrà installata nel paesaggio storico-rurale dell’Abbazia di Valserena, nota comunemente come Certosa di Paradigna, ex abbazia cistercense dalle forme gotiche e barocche fondata nel 1298 e sconsacrata nel 1810, sede dal 2007 del CSAC – Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma.
La vita è sogno sarà agita scenicamente dall’ensemble di attori sensibili che Lenz ha reso da molti anni protagonisti del proprio linguaggio: Barbara Voghera, Paolo Maccini, Frank Berzieri, Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella, interpreti della creazione insieme a Sandra Soncini, Valentina Barbarini, Antonio Bocchi, ai performer adolescenti Daniel Gianlupi, Agata Pelosi, Lorenzo Davini e ai cantanti Debora Tresanini (soprano), Eva Maria Ruggieri(contralto), Davide Zaccherini (tenore) impegnati vocalmente nei corali e nelle arie della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, in dialogo con il paesaggio sonoro creato ad hoc dal compositore elettronico Claudio Rocchetti. Le fasi laboratoriali che precedono la messa in scena hanno visto impegnati nei percorsi formativi utenti dei Gruppi di Automutuoaiuto e del SERD servizio dedicato alle dipendenze e giovani della Casa della Salute del Bambino e dell’Adolescente dell’AUSL di Parma.
Scrive Francesco Pititto, autore della drammaturgia e dell’imagoturgia: «Nel nuovo allestimento di giugno, all’Abbazia di Valserena, come già nei due autos sacramentales Il grande teatro del mondo e La vida es sueño in site-specific al Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, l’attore sensibile – insieme a performer adolescenti e anziani – diventa figura centrale della drammaturgia, della mise en site, del senso profondo del dramma teologico-filosofico. Già negli autos, la presenza poetica delle figure del Povero e dell’Uomo prefiguravano il protagonista Sigismondo in duplice veste di uomo/bambino. Nel dramma, di nuovo, i temi dell’illusione, del tempo mortale “dalla culla alla tomba” e del “libero arbitrio” sono sviluppati secondo la visione privilegiata della sensibilità innocente, dell’atto non mediato, della parola che si presenta come suono ancor prima di definirsi nel senso».
«La trasposizione spaziale dei molteplici campi concettuali, emozionali, morali manifestati nella Fabbrica monumentale dell’Abbazia di Valserena darà volume plastico all’oscillazione drammaturgica tra realtà e sogno, tra libertà e costrizione, tra arbitrio e destino» riflette Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi «Ad interpretare la complessità dell’opera saranno chiamati attori sensibili, attori bambini, attori storici di Lenz e personalità pre-artistiche di grande spessore umano e intellettuale. Attraverso le molteplici forme artistiche – installazioni, performance, videoproiezioni, drammaturgie musicali tra barocco, moderno e contemporaneo – questa dimensione perturbante, rumorosa, disorganica, scapigliata, si espanderà oltre i confini del soggetto e si trasfonderà in un nuovo tempo comune svincolato dalle convenzioni e dalle norme sociali, necessario ad immaginare, o a sognare, come nel caso del giovane protagonista, una possibile trasformazione poetica e politica dell’identità collettiva».
Due momenti rituali incorniceranno a Lenz Teatro, storica sede dell’ensemble, La vita è sogno.
Sabato 5 giugno alle ore 21, in apertura del Festival, Mariangela Gualtieri presenterà il rito sonoro Il quotidiano innamoramento: «Il tentativo resta quello di rendere ciò che Amelia Rosselli chiamava ‘incanto fonico’, quel bagno acustico che sprofonda ognuno in se stesso e allo stesso tempo tiene viva e affratellata la comunità dei presenti» spiega la poetessa e drammaturga, cofondatrice del Teatro Valdoca «Tutto muove dalla certezza che la poesia attui la massima efficacia nell’oralità, da bocca a orecchio, in un rito in cui anche l’ascolto del pubblico può essere ispirato, quanto la scrittura e quanto il proferire della voce».
Sabato 26 giugno alle ore 21, in chiusura della programmazione estiva, Stefania ?Alos Pedretti, artista il cui lavoro trascende i confini fra le arti performative, integrando musica sperimentale, performance, improvvisazione e videoarte, presenterà The Chaos Awakening Ritual, performance ideata ad hoc per Natura Dèi Teatri: «Dee, miti mediterranei e mediorientali, la magia delle origini. Eclissi, soffi, vento. Le coordinate di questo rituale ci trasportano lontano nel tempo e a sud-est del globo. Con The Chaos Awakening Ritualapprofondisco la ricerca nel lato mistico, magico, sciamanico e pagano della musica e della voce. Dopo gli elementi Terra e Acqua l’attenzione si sposta su Aria e Fuoco. Un rituale per risvegliare il caos che ci circonda e che c’è nel profondo di tutti noi».
La sezione autunnale di Natura dèi Teatri, in programma nei mesi di ottobre e novembre, accoglierà le creazioni teatrali, coreografiche, critiche e performative di Antonella Bertoni, coreografa e danzatrice, Chiara Guidi, regista teatrale, Cristina Kristal Rizzo, coreografa e danzatrice, Maria Federica Maestri, regista teatrale e curatrice di performing arts, Silvia Rampelli, coreografa, Claudia Sorace, regista teatrale, Fiorella Iacono, fotografa, Susanna Mati, filosofa, Gloria Dorliguzzo, coreografa e danzatrice, Silvia Mei, curatrice e studiosa di live arts, Doris Uhlich, coreografa e danzatrice, Elena Sorbi, curatrice di progetti performativi e Diana Anselmo, coreografa e danzatrice.
Ingresso: La vita è sogno € 15 intero, € 12 ridotto; spettacoli a Lenz Teatro € 12 intero, € 8 ridotto.
L’Abbazia di Valserena si trova in via Viazza di Paradigna 1, Paradigna (PR).
Lenz Teatro si trova in via Pasubio 3/e a Parma.
Posti numerati, distanziati, mascherina obbligatoria.
Si provvederà dalla misurazione della temperatura prima dell’ingresso nello spazio.
Info e prenotazione (obbligatoria): 0521 270141, 335 6096220, [email protected], www.lenzfondazione.it.