Da sempre Maria Federica Maestri e Francesco Pititto attraversano opere di grandi autori occidentali realizzando compositi progetti pluriennali di scavo drammaturgico e ricerca performativa: è il caso di Pedro Calderón de la Barca, la più autorevole voce del Siglo de Oro spagnolo, su cui Lenz Fondazione da due decenni ciclicamente rinnova la propria rigorosa indagine scenica.
In occasione della Giornata mondiale del teatro, ricorrenza istituita nel 1962 a sostegno delle arti di scena, domenica 28 e lunedì 29 marzo è in arrivo una triplice occasione per avvicinare questo stratificato universo creativo.
Lunedì 29 marzo alle ore 11 è in programma la conferenza internazionale Il teatro classico nel XXI secolo, dedicata alla contemporaneità di Calderón de la Barca.
Tra i relatori (accademici e direttori artistici italiani e spagnoli) Francesco Pititto, dramaturg e co-direttore artistico di Lenz.
L’evento è organizzato dall’Instituto Cervantes e dall’Università Statale di Milano con la collaborazione della Compañía Nacional de Teatro Clásico de España, del Centro de Documentación de las ArtesEscénicas y de la Música (CDAEM) INAEM-Ministerio de Cultura y Deporte, del Festival Internacional de Teatro Clásico de Almagro e di Lenz Fondazione.
Sarà possibile seguire gratuitamente la conferenza sulla piattaforma Zoom
(https://zoom.us/j/98631880466?pwd=ci9YMUdJRWJXQ2txZzZVakV2dUtzQT09, ID della riunione 986 3188 0466, codice di accesso 365490).
Per l’occasione, due creazioni calderoniane di Lenz saranno riproposte in streaming integrale e gratuito dalle ore 18 alle ore 24 dalla home page del sito www.lenzfondazione.it.
Domenica 28 marzo sarà visibile Melancolía contromano, documentario realizzato a Burgos, in Spagna, a Tangeri, Ceuta e Fez in Marocco, elemento essenziale dell’imagoturgia nella messinscena de Il principe costante di Lenz del 2006.
Lunedì 29 marzo è in programma La vida es sueño, auto sacramental allestito nel 2019 nell’Ala nord della Galleria Nazionale presso il Complesso Monumentale della Pilotta, a Parma, in merito al quale il critico teatrale Massimo Marino ha scritto, sulle pagine del Corriere della Sera, «Scavo sul testo come reinvenzione di parole e di memorie antiche, metabolizzate in scenari onirici che parlano ai crepacci d’anima del presente».
In questi mesi, inoltre, Lenz è intensamente al lavoro per la realizzazione dell’allestimento site-specific del dramma teologico-filosofico La vita è sogno, da Pedro Calderón de la Barca, che debutterà nel mese di giugno in uno spazio monumentale del territorio nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
Per informazioni: 0521 270141 | 335 6096220 | [email protected] |www.lenzfondazione.it.