di Titti Duimio
“L’Amore è il nostro continuo disegno vitale, intimo e comportamentale, da ridipingere ogni volta che una delle tante macchie o cancellature esterne ne compromettono in qualche modo i segni definiti e le tinte.” diceva Robi Bonardi in una recente intervista.
E oggi se n’è andato uno dei grandi interpreti della cultura musicale dell’ultimo mezzo secolo, il covid se lo è portato via.
La notizia è stata resa nota dalla sua pagina Facebook Robi Bonardi Mind con questo messaggio:
“A nome della famiglia volevo dirvi che Roby ha deciso di andare a far suonare la sua musica in paradiso, ma noi continuiamo a sentirla anche da qui. Grazie a tutti per le preghiere e l’amore che gli avete dimostrato”
Settanta anni da compiere, Robi Bonardi, Dj storico ma anche produttore, inventore di racconti musicali, interprete del ‘sentire’ di intere generazioni che hanno ballato, sognato e immaginato il futuro attraverso le note suggerite e regalate da chi come lui ne ascoltava le onde.
Un uomo in ascolto, in sintonia con i suoi tempi, mai fermo su certezze che si sbriciolano ad ogni passo in avanti, sempre in dubbio come solo chi è grande sa fare. Sorriso e gentilezza, armi rare in tempi di rabbia, han fatto di lui un vero rivoluzionario.
Ha collaborato alla realizzazione di importanti trasmissioni radiofoniche (G.R.E.P., Radio One Special, Radio Montecarlo, Pop-Off, Rai Stereo Notte, Radiosamente, ecc.) e televisive, musicali e d’intrattenimento, dal 1974 ad oggi (“Festival di Sanremo”, “Eurofestival”, “Un Disco Per l’Estate”, “Gran Premio”, “Sanremo Blues & Jazz”, “Sanremo Rock”, ecc.) ed era da sempre “delfino”, collaboratore e amico di Renzo Arbore.
E tanto altro..
Ciao Maestro