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Il lockdown ha certamente stravolto la vita di ognuno, limitando fortemente la socialità. Niente viaggi, niente cinema, niente ristoranti: si è sperimentato lo smart working, la didattica a distanza, gli acquisti in e-commerce e gli appuntamenti con gli amici su Skype e Whatsapp. Internet è quindi diventato fondamentale e ha giocato un ruolo cruciale in questo periodo così estremamente complicato rappresentando, per molti, l’unica finestra aperta sul mondo.
Ma come sono cambiate le ricerche online degli utenti italiani durante il periodo di lockdown? Da una indagine condotta da Markup sono emersi diversi interessi: si spazia dalle visite alle piattaforme per guardare film e Serie Tv, a siti per allenarsi in casa, ricerche generiche sulle news nazionali e locali, siti per ricette di cucina, argomenti inerenti a dieta e fitness e librerie online. Ogni giorno quasi 50 milioni di Italiani accedono a Internet e trascorrono online circa 6 ore. 35 milioni, invece, sono presenti ed attivi sui canali social, per quasi due ore al giorno. Non stupisce che la quasi totalità degli Italiani possieda uno smartphone e che sia questo il mezzo più utilizzato per accedere alle piattaforme social dove gli utenti si ritrovano più coinvolti.
Ancora, altri dati pubblicati da Gaming Insider dimostrano come sia fortemente cresciuto l’interesse delle persone per i videogiochi e gli investimenti finanziari: la parola chiave “GameStop” è aumentata del 525% nella seconda metà di gennaio 2021. In pochi giorni, precisamente dal 25 al 28 gennaio 2021, l’item “Come investire” è cresciuto del 760%.
Minecraft, Tetris e Pac Man risultano essere tra quelli più amati e ricercati: gli italiani sono da sempre affascinati dal mondo del Gaming, ma il lockdown ha certamente alimentato questa passione, arrivando a percepirla non solo come uno svago o un passatempo, ma come un proficuo settore economico in progresso. Poiché è emerso che le ricerche di “app Gaming” sono aumentate del 100%, è indubbio che tale settore sia in forte crescita.
Quest’anno gli indici e gli ETF sono cresciuti a partire dai mesi del lockdown: con gli investimenti in digitalizzazione delle infrastrutture che molti paesi stanno preventivando per i prossimi anni, anche il settore dell’intrattenimento digitale ne beneficerà in termini di maggiore accesso. Dunque, se c’è una industria che opera nel digitale che uscirà forse indenne dalla pandemia, magari rafforzata ma sicuramente geneticamente mutata è proprio quella del videogioco.